8 marzo diviso. Comunità ebraica: "Non una di meno esclude le israeliane dal corteo" (di S. Renda)

“L’8 marzo Non Una di Meno chiama tutte e tutti allo sciopero. Sarà sciopero contro il genocidio. "Esprimiamo un netto rifiuto verso l’occupazione coloniale in Palestina, e desideriamo esprimere vicinanza alla popolazione colpita dalla guerra, così come a chi in Israele si oppone alla continuazione del genocidio disertando e manifestando”. Non Una di Meno si prepara a manifestare nuovamente per i diritti delle donne e ancora una volta lega fortemente il suo corteo alla solidarietà nei confronti del popolo palestinese. (L'HuffPost)

Su altre testate

Anche quest’anno l’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana aderisce all’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura per celebrare l’8 marzo, Giornata internazionale della donna. (Normanno.com)

Molte le rivendicazioni richieste dalle organizzatrici del movimento nato nel 2016, come l’aborto libero e sicuro acccessibile a tutte, una maggiore attenzione ai consultori pubblici, un’inclusione più efficace per le persone migranti, la lotta contro la precarizzazione del lavoro che tocca soprattutto le donne e le persone Lgbtqia+. (Il Fatto Quotidiano)

Ma le femministe la allontanano dal corteo. Attivista vicina alla comunità israeliana scende in piazza a Firenze per protestare contro il silenzio sugli stupri di Hamas. (ilGiornale.it)

E’ anche un 8 Marzo di protesta. "L’8 marzo non è una giornata di festa – sostiene il sindacato di base – ma una giornata di lotta. (LA NAZIONE)

La manifestazione l’ho appena attraversata, ora sono nella parte finale da cui faccio questo video, non lo faccio volutamente all’interno della manifestazione, anche per esprimere le mie idee, senza però provocare come altri fanno in eventi e in iniziative che vengono lecitamente organizzate. (Nicola Porro)

Ne sono un esempio gli insegnanti, che alla manifestazione per l’8 marzo di oggi a Roma sono passati davanti al Ministero dell’Istruzione. (Tag24)