Europeo finito per l'arbitro di Croazia-Italia: le motivazioni

Il gol di Zaccagni al 98' ha ipotecato la qualificazione agli ottavi per l'Italia, che oltre a far salutare l'Europeo alla Croazia, è costata cara all'arbitro dell'incontro Danny Makkelie. L'olandese infatti, dopo la prestazione non brillante in Germania-Ungheria non ha migliorato la sua valutazione nell'ultima partita condotta che ha visto protagoniste l'Italia e la Croazia. Una conduzione di gara che non è piaciuta alla Commissione degli arbitri UEFA, che ha deciso di tagliare fuori Makkelie dalla lista degli arbitri per le fasi finali dell'europeo. (TuttoUdinese.it)

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Il fischietto olandese, nato nel 1983 e dunque quarantunenne, è tra i più esperti e quotati a livello Uefa, anche se non ha ancora mai diretto la finale di Champions. Nel suo palmares, però, la direzione della finale di Europa League tra Siviglia e Inter nel 2020 e nella prossima stagione è indiscutibilmente il favorito numero uno per arbitrare la finale del torneo più prestigioso. (SPORTFACE.IT)

Danny Makkelie ha lasciato la Germiania ed è tornato a Rotterdam. Come racconta il Corriere dello Sport, la Commissione arbitri dell’UEFA diretta da Roberto Rosetti ha deciso di 'tagliarlo' dalla lista degli arbitri che proseguiranno gli Europei. (Fcinternews.it)

"Intervento Var perfetto, ma preferiamo che siano gli arbitri a vedere in campo certe situazioni avendo un ottimo piazzamento". L'arbitro di Italia-Croazia va a casa. Danny Makkelie è stato escluso dai direttori di gara dell'Europeo dagli ottavi in poi. (TUTTO mercato WEB)

Furia Dalic: "Otto minuti di recupero senza senso, siamo un paese piccolo..."

Al triplice fischio di Croazia-Italia, gli animi allo stadio erano ragionevolmente diversi: gli Azzurri in lacrime di gioia, i croati, al contrario, in lacrime di disperazione. Il dibattito, poi, si è spostato fuori dal rettangolo verse: al centro, Danny Makkelie, arbitro del match decisivo per il superamento del turno. (Goal Italia)

“La missione evidente dell’arbitro era quella di aiutare gli Azzurri”. Vincere è un mestiere difficile, saper perdere a volte sembra impossibile. Il giorno dopo il pareggio che li condanna a una probabile eliminazione, in Croazia si esercita lo sport più antico del mondo: dare la colpa al direttore di gara. (L'HuffPost)

Otto minuti sono stati decisamente troppi, non so come sia riuscito a darli. Dalic, che al Mondiale in Russia aveva portato la Croazia sino alla finale contro la Francia, ha spiegato che questa eliminazione fa male oggi e farà ancora male nei mesi che verranno: "Abbiamo avuto un rigore a favore e non voglio creare scalpore, ma la Croazia va rispettata". (La Gazzetta dello Sport)