Messina. Droga in casa nascosta in una scarpa: 21enne arrestato dai Carabinieri
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Continua l’azione di contrasto allo spaccio di droghe da parte dei Carabinieri della Compagnia di Messina Sud che, nei giorni scorsi, hanno arrestato un 21enne messinese, già noto alle Forze dell’Ordine, ritenuto responsabile del reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. L’azione è stata condotta dai Carabinieri della Stazione di Messina Bordonaro che, dopo alcuni servizi di osservazione e pedinamento, si sono presentati presso l’abitazione dell’uomo per eseguire una perquisizione domiciliare, ritenendo concreta l’ipotesi che all’interno della casa monitorata potesse essere detenuta della droga. (Normanno.com)
Su altri giornali
BRACCIANO – I Carabinieri della Stazione di Trevignano Romano, assieme ai colleghi delle Stazioni di Bracciano, di Anguillara Sabazia, di Manziana e della Sezione Radiomobile, hanno arrestato un 22enne cileno gravemente indiziato del reato di tentato furto in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale. (Cronache Cittadine)
In una vasta operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli, 33 affiliati al clan Amato-Pagano, noto anche come il clan degli “scissionisti,” sono stati arrestati. (Il Fatto Vesuviano)
Chiara Marasca / CorriereTv Per scambiarsi messaggi i narcos usavano il protocollo Matrix e nickname con in nomi dei calciatori più famosi: Pelè, Insigne, Drogba, Messi e altri (Corriere della Sera)
5 A cura di Giuseppe Cozzolino (Fanpage.it)
Emerge anche questo dall’indagine dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e dalla Dda partenopea che oggi ha portato all’arresto di 33 narcotrafficanti riconducibili ai cosiddetti “scissionisti”, il clan Amato-Pagano, nato, appunto, dalle spaccature interne al clan Di Lauro. (la Città di Salerno)
Il gruppo è gravemente indiziato – a vario titolo – per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dall’essere composta da più di dieci persone, dall’uso di armi e dall’aver favorito il clan camorristico “Amato – Pagano” c. (La Repubblica)