Deforestazione, altro passo avanti per il rinvio del Regolamento Ue

Dopo la Commissione, anche il Parlamento europeo ha votato per lo slittamento di dodici mesi. Ora manca solo la ratifica del Consiglio Con 371 voti a favore, 240 contrari e 30 astenuti la plenaria del Parlamento europeo ha approvato la proposta di rinvio dell'attuazione del Regolamento contro la deforestazione (Eudr), con alcune modifiche al testo proposte dal gruppo Ppe, tra cui la richiesta di aggiungere una categoria di "Paesi a rischio zero" a cui garantire requisiti semplificati. (Terra è vita)

La notizia riportata su altri media

L’atteso regolamento UE sulla deforestazione, inizialmente previsto per la fine del 2024, entrerà in vigore con un anno di ritardo. La decisione, approvata oggi dal Parlamento europeo, introduce inoltre un’importante eccezione: le aree classificate come senza rischio di deforestazione saranno esentate dagli obblighi del regolamento. (agenzia giornalistica opinione)

Si spacca nuovamente la maggioranza Ursula, questa volta sul regolamento sulla deforestazione. (Corriere della Sera)

Lo stallo nell’esame dei commissari ne è la prova più evidente, ma ciò che sta accadendo sull’ambiente non è da meno. (il manifesto)

Il momento della verità per la "maggioranza Ursula 2.0" è arrivato

Il disegno di legge dovrebbe entrare in vigore alla fine del 2024 ma ora deve essere rinegoziato con gli Stati membri. In un voto contestato una maggioranza di destra ha spinto per emendamenti volti a indebolire le disposizioni Il Parlamento europeo ha votato giovedì per rinviare e modificare le disposizioni della "legge sulla deforestazione", un regolamento dell'Ue che impone obblighi di diligenza a tutti i commercianti che importano determinate materie prime in Europa. (Euronews Italiano)

I Popolari votano con le destre sul regolamento in materia di deforestazione. Continuano i veti incrociati su Fitto e Ribera (LAPRESSE)

In un voto sulla legge contro la Deforestazione il Partito popolare europeo ha presentato una serie di emendamenti che sono stati approvati, alcuni sul filo del rasoio, con i voti delle destra e dell’estrema destra e che hanno portato a modifiche del testo originale presentato dalla Commissione, a favore del quale si era espresso il resto della “maggioranza” e grande parte del mondo imprenditoriale. (EuNews)