Spionaggio per i russi, chi è indagato a Milano (e come lo hanno beccato): la lunga mano di Putin
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Roberto Tortora 21 novembre 2024 La lunga mano di Putin sull’Italia, in una spy story che sembrerebbe trarre spunto da una sceneggiatura per il cinema e che invece è pura realtà. Da Milano a Roma, fino alla base NATO di Aviano, il nostro Paese viene spiato in lungo e in largo. Strade, piazze, città, per monitorare spostamenti e abitudini di imprenditori e personaggi grigi. E le cosiddette “dash cam” sui taxi per monitorare anche questo tipo di spostamenti sia a Milano sia nella Capitale. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri media
Si sta allargando la portata del caso di spionaggio che vede due imprenditori lombardi di 34 e 60 anni indagati per aver collaborato con l’intelligente russa allo scopo di fornire agli agenti di Vladimir Putin informazioni sensibili e appoggio logistico a Milano e Roma (IL GIORNO)
Il caso, emerso grazie alle indagini delle autorità italiane, riguarda presunti agenti russi che avrebbero reclutato cittadini italiani tramite la piattaforma Telegram. Un inquietante caso di spionaggio internazionale ha coinvolto l'Italia, con l’ombra della Russia che si allunga su operazioni clandestine per ottenere informazioni strategiche attraverso canali digitali. (Inside Over)
Il piano però non sarebbe andato a buon fine. (Fanpage.it)
MILANO. «Abbiamo strutture, abbiamo tecnologie, sappiamo muoverci», sosteneva il 34enne italo-svizzero P.S. quando, nel marzo 2023, ha scritto a una mail istituzionale dell’Fsb per offrirsi di lavorare «a sostegno della pace in ogni modo». (La Stampa)
E' uno dei dettagli che emerge nella chiusura indagine sui presunti legami tra due italiani e 007 russi. (Civonline)
Le indagini hanno fatto emergere un piano per raccogliere filmati sui sistemi di video sorveglianza urbana. I responsabili sono stati pagati in criptovalute (StartupItalia)