In Siria inizia il cambio di regime. I ribelli: «Non imporremo il velo»

I nuovi padroni del Paese si sforzano di mostrare un volto umano: «Nessun limite alle libertà individuali». Transizione apparentemente pacifica con l’ex premier. Svuotata la prigione di Sednaya: «Era un mattatoio».Arriva il nuovo regime in Siria, dopo gli 11 giorni di caos improvviso nei quali le fo... (La Verità)

Su altri media

In Siria è stata ufficializzata la nomina di Al Bashir come capo del governo di transizione fino a marzo 2025. Ad Aleppo, l’incontro fra i cristiani e i ribelli. Servizio di Marco Burini. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

– La nuova amministrazione siriana annuncerà una “roadmap” dopo il processo di transizione, che include lo svolgimento di un censimento, la creazione di una nuova costituzione e lo svolgimento di elezioni libere, ha riferito il quotidiano turco Hurriyet, citando proprie fonti. (Agenzia askanews)

Laureato in ingegneria, al-Bashir è stato a lungo lontano dalla politica e solo nel 2021 si è avvicinato al Governo di Salvezza Siriano. Il 4 dicembre era ad Aleppo, intento a supervisionare gli uffici pubblici e a invitare i dipendenti pubblici a tornare al lavoro, promettendo loro continuità di mansione e salari. (Sky Tg24 )

Nuova Siria. Un governo ad interim, la mano tesa di Onu e G7, la protezione turca da Israele (di N. Boffa)

A sinistra è seduto il primo ministro nominato ancora da Bashar Assad, al centro c’è il capo dei ribelli al Jolani e a destra il nuovo premier. C’è una foto a suo modo storica che mostra il passaggio di consegne «morbido» tra vecchio e nuovo regime. (Corriere della Sera)

Il leader dei ribelli siriani Al Jolani ha nominato il fedelissimo Muhammad Bashir a capo del governo di transizione. Marco Guerra – Città del Vaticano Dopo la conquista di Damasco da parte dei ribelli jihadisti, arrivano le prime decisioni politiche della nuova leadership siriana. (Vatican News - Italiano)

Aiutati dagli attori regionali - Turchia e Qatar - che hanno sostenuto (mai ufficialmente) l’offensiva dei ribelli contro il dittatore siriano e che ora si impegnano nel cercare di impedire ad attori esterni, in particolare … (L'HuffPost)