Liceo Gullace, prima l'emergenza aule ora il rogo. La protesta dei genitori: dai doppi turni alla didattica a distanza

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Corriere Roma INTERNO

Oltre 1400 studenti rimasti senza scuola, dopo un incendio, un’occupazione e mesi di polemiche. È stato preso d’assalto dai vandali nella notte il liceo «Teresa Gullace» al Quadraro. Oltre ad aver appiccato il rogo in alcune strutture, i teppisti hanno devastato le aule e la palestra dello scientifico, distruggendo gli arredi e provocando gravissimi danni. I vigili del fuoco, a causa del fumo, hanno dichiarato inagibile la sede in via dei Deportati, posta anche sotto sequestro e oggetto di indagini della polizia. (Corriere Roma)

La notizia riportata su altri media

LEGGI L'ARTICOLO (Repubblica Roma)

Ancora un'incursione e un incendio alla sede succursale del liceo Gullace, dopo le fiamme che nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 sono divampate all'interno di un magazzino della... (Virgilio)

In sottofondo, la voce di una bambina che dice alla madre: «Sai come sono i ragazzi di oggi... In un video diffuso sui social si vedono dei ragazzi scavalcare la recinzione (piuttosto alta) e dirigersi verso l'ingresso dell'istituto. (Corriere TV)

Il primo nella serata di ieri, il secondo stamattina. Gli studenti stavano protestano nella succursale per i disagi creati da alcuni lavori di adeguamento (Open)

Oltre ad aver appiccato il rogo in alcune strutture, i teppisti avevano devastato le aule e la palestra dello scientifico, distruggendo gli arredi. Un nuovo incendio è divampato venerdì mattina al liceo Teresa Gullace di Roma, al Quadraro, dopo che nella notte tra mercoledì e giovedì un rogo aveva causato danni ingentissimi. (Corriere Roma)

Un altro incendio alla sede succursale del liceo scientifico e delle scienze umane Gullace, in via Deportati del Quadraro, a pochi metri da viale Palmiro Togliatti. È il secondo in circa 24 ore: il primo si è verificato nella notte tra il 16 e il 17 ottobre, mentre gli studenti che fino a pochi momenti prima avevano occupato la scuola stavano uscendo dall’edif… (Repubblica Roma)