Elon Musk, il ritratto e il rapporto con Trump
Corre veloce come il suo Hyperloop, il progetto avveniristico della capsula ad aria a compressa che potrebbe cambiare la storia dei trasporti. Da imprenditore multiforme a uomo più ricco del mondo, fino al passo decisivo al vertice della piramide del potere politico e economico planetario «E questo è solo l’inizio», conferma senza troppi giri di parole Elon Musk da Pretoria, sangue sudafricano (il padre) e canadese (la madre), che si è forgiato nell’America dell’età dell’oro della New economy (L'Unione Sarda.it)
Su altri media
C’è un articolo di Newsweek di ottobre il cui titolo riassume perfettamente cosa sia successo nella testa e nelle intenzioni del miliardario vertice di Tesla e SpaceX negli ultimi anni: “Come Joe Biden ha spinto Elon Musk tra le braccia di Donald Trump”, recita. (Il Fatto Quotidiano)
Negli ultimi cinque giorni il valore della compagnia di auto elettriche è cresciuto di quasi il 30%, mentre Musk ora può provare ad agevolare la diffusione delle auto a guida autonoma (Open)
(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Con il curioso aspetto che a rispondergli con approvazione non è stato il diretto interessato ma quello che ormai sembra il suo consigliere ed amico pi&u… (L'HuffPost)
In passato, Sundar Pichai (Alphabet), Mark Zuckerberg (Meta), Tim Cook (Apple), Andy Jassy (Amazon) e Satya Nadella (Microsoft) hanno tutti avuto scontri con il neo-presidente eletto in passato, ma non hanno comunque esitato a schierarsi con lui, in considerazione del fatto che le loro aziende si preparano ad affrontare altri quattro anni sotto l’influenza di un politico noto per la sua imprevedibilità. (WIRED Italia)
“Elon Musk? Fino all’altro ieri si definiva mezzo democratico, non per ragioni di cuore, ma per ragioni di soldi. Poi i democratici lo hanno preso a calci e lo hanno regalato a Donald Trump”. (Il Fatto Quotidiano)