La guerra dei microchip: dopo la stretta Usa, la Cina blocca l'export delle materie prime tech
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La Cina ha deciso di bloccare l’export verso gli Stati Uniti di componenti chiave per la produzione dei microprocessori. Ovvero materiali come gallio, antimonio e germanio. Le esportazioni di grafite, inoltre, saranno soggette a «revisioni più severe degli utenti e degli usi finali», precisa in una nota il ministero del Commercio. «Le organizzazioni e gli individui in qualsiasi Paese o regione che violeranno le normative pertinenti saranno ritenuti responsabili secondo la legge», conclude la nota. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
La risposta cinese all'indomani della stretta americana: ecco quali materiali riguarda e il possibile impatto (Open)
Questo straordinario risultato segna il miglior novembre di sempre per il settore ittico norvegese, trainato dall’aumento dei prezzi e dalla crescita dei volumi per specie chiave come salmone, sgombro, merluzzo e aringa. (PesceInRete)
L'annuncio della Cina arriva dopo che lunedì gli Stati Uniti hanno lanciato la loro terza stretta in tre anni sull'industria cinese dei semiconduttori, limitando le esportazioni verso 140 aziende, tra cui il produttore di apparecchiature per chip Naura Technology Group. (Today.it)
La Cina ha immediatamente reagito contro gli Stati Uniti a seguito delle nuove limitazioni alle esportazioni annunciate lunedì dall’amministrazione Biden, che limitano l’accesso di una più ampia gamma di aziende cinesi a qualsiasi prodotto straniero che includa anche un solo chip di produzione statunitense. (Scenari Economici)
Si tratta di gallio, germanio, antimonio e materiali superduri. La Cina ha annunciato lo stop “con effetto immediato” all’export verso gli Stati Uniti di componenti chiave per la produzione dei microprocessori (Il Fatto Quotidiano)
(Adnkronos) – E’ ‘guerra dei chip’ tra Cina e Stati Uniti. Il ministero del Commercio del gigante asiatico ha annunciato oggi, 3 dicembre, misure per rafforzare i suoi controlli dell’export di “beni dual-use” destinati ad arrivare negli Stati Uniti. (OglioPoNews)