Pro Palestina, fogli di via a un gruppo di studenti triestini

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Un gruppo di studenti triestini, che intendeva recarsi alla manifestazione pro Palestina di sabato a Roma, ha ricevuto il foglio di via dalla Questura della capitale. Il provvedimento imponeva di lasciare la città entro un’ora con obbligo di farne ritorno per sei mesi. Lo sostiene Sinistra italiana Fvg in un comunicato in cui esprime solidarietà ai giovani destinatari del provvedimento: «È stato notificato il foglio di via per il solo fatto di aver provato a raggiungere la manifestazione romana contro il genocidio a Gaza», afferma Sebastiano Badin, segretario regionale. (Il Piccolo)

La notizia riportata su altre testate

La Procura aveva sollecitato il carcere. Secondo quanto si apprende Lovisolo, difeso dall'avvocato Caterina Calia, si era recato alla manifestazione assieme ad un amica. Stamattina il giudice per le direttissime ha convalidato l'arresto a carico del giovane, accusato di lesioni gravi e resistenza a pubblico ufficiale. (ilmessaggero.it)

Purtroppo si sapeva che sarebbe finita così, che ci sarebbero stati scontri e violenze, che qualcuno ne avrebbe approfittato per dar sfogo alla propria imbecillità. (articolo21)

Il giovane fermato durante gli scontri al corteo del 5 ottobre per la Palestina è stato accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il pm aveva chiesto il carcere per Tiziano Lovisolo, 24 anni definito “anarchico” dalla polizia, mentre questo si è detto estraneo ai fatti per i quali è accusato, come il ferimento grave dell’agente che ha riportato la frattura del bacino. (Virgilio Notizie)

Il corteo pro Palestina sfilerà nonostante il no della questura. “Dolore, rabbia e supporto contro la furia genocida”

Tiziano Lovisolo, 24enne marchigiano con qualche precedente che fonti di polizia definiscono «anarchico», è accusato di manifestazione non autorizzata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, fatti per cui questa mattina verrà processato per direttissima. (Corriere Roma)

Abbiamo visto moltissimi giovani, e una città che ha risposto all’appello delle organizzazioni palestinesi in Italia e che ha ribadito che il governo e l’apparato militare industriale italiano sono complici di chi sta ammazzando impunemente persone innocenti e mettendo a ferro e fuoco il medioriente. (Potere al Popolo)

Lo scrive, in una nota, il coordinamento «Torino per Gaza», in vista della fiaccolata prevista per questa sera, nella data-simbolo del 7 ottobre, a partire dalle 20, in piazza Castello. «Il diritto a manifestare il nostro dolore, la nostra rabbia e il nostro supporto per chi resiste alla furia genocida in Palestina, a manifestare il nostro dissenso nei confronti delle istituzioni che supportano mediaticamente, economicamente e militarmente questo genocidio è un diritto costituzionale». (La Stampa)