A Catania torna il sole e si contano i danni del maltempo. Sull’Etna è spuntata la neve
A Torre Archirafi, frazione di Riposto nel Catanese, la località più esposta al nubifragio di ieri, è tornato a splendere il sole. La pioggia che si è abbattuta su Catania e provincia è stata accompagnata dalla caduta di neve sulla cima dell'Etna, oggi imbiancata dai 2.400 metri. I residenti dei comuni jonici, quelli più colpiti, sono impegnati a rimuovere i detriti e i residui di fango e acqua r… (La Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Tra le iniziative predisposte, UniCredit mette a disposizione una moratoria di 12 mesi, cioè una sospensione del pagamento delle rate dei mutui ipotecari e chirografari, per le imprese con sede legale/operativa nelle zone colpite dal maltempo che abbiano subito danni e per tutti i clienti privati intestatari di mutui ipotecari che siano stati danneggiati dall'evento. (Tiscali Notizie)
Per un soffio Giarre non ha superato il record di massimo accumulo pluviometrico italiano in 6 ore, registrato a Montenotte Inferiore, in provincia di Savona, il 4 ottobre 2021, con un accumulo di 496 mm. (Ilmeteo.net)
“Un territorio in ginocchio”, così il sindaco di Giarre, Leonardo Cantarella, descrive la situazione drammatica che sta vivendo la cittadina catanese, tra le più colpite dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla costa ionica della Sicilia. (Orizzonte Scuola)
Scenario apocalittico Non un bel vedere quelle auto trascinate dalla violenza della corrente dell’acqua finire nel mare di Torre Archirafi. (Livesicilia.it)
Attualmente, si registrano diversi allagamenti di condomini e case adiacenti … Un nubifragio ha colpito ieri in Sicilia la fascia ionica etnea: 500 mm di pioggia caduti in sole 12 ore, con gravi danni, in particolare nella frazione di Torre Archirafi a Riposto (Catania). (Il Fatto Quotidiano)
Le problematiche principali riguardano danni causati dall’acqua, come allagamenti e smottamenti, ma anche il consolidamento di strutture compromesse e la messa in sicurezza di alcune aree a rischio di dissesto statico. (Giornale di Sicilia)