L'Italia di Luciano Spalletti vola. Non è bella ma è pratica
Anche il secondo esame è passato. Promossi. Prima i galletti a casa loro e poi Israele. Certo, sarebbe meglio non esaltarsi troppo. In fin dei conti l’Italia ha piegato le reni alla nazionale numero 78 del ranking mondiale, che non è proprio una impresa da segnare col pennarello negli archivi della gloria. Però ha fatto quel che doveva fare, ed è prima in classifica nel girone della Nations League, davanti a Francia e Belgio (Tiscali)
Se ne è parlato anche su altre testate
“Non siamo ancora del tutto fuori dal tunnel di Euro 2024, ma il segnale lanciato in questo inizio di Nations League è importante. Eccoci al futuro con qualche progresso che comunque Spalletti se lo aspetta” (CalcioNapoli24)
Vista la freschezza atletica degli azzurri, e paragonata alle gambe impiombate di giugno, ci ha poi sfiorato la nostalgia per un Mondiale che non abbiamo giocato, quello del dicembre 2022 in Qatar, perché un’Italia che corre sa trovare il gioco e le giocate anche in assenza del purosangue, un copyright di Spalletti che facciamo nostro. (fcinter1908)
Il noto giornalista Paolo Condò ha parlato a Repubblica della Nazionale rilasciando le seguenti dichiarazioni: "L’Italia di Spalletti è ripartita davvero, e improvvisamente il tempo che ci separa dalle qualificazioni mondiali sembra tanto, buono per riempirlo di ciò che manca senza l’angoscia che sull’argomento ci accompagna dai tempi di Ventura". (CalcioNapoli1926.it)
Vincere contro la Francia dopo le ferite di un Europeo disastroso è un segnale che va colto al volo. Ora serve la conferma con Israele che è un’Italia da Mondiale Vincere a Parigi dopo una vita non è un risultato normale. (CalcioNapoli1926.it)
Corriere dello Sport 6,5: "2 partite, 6 punti, la vetta di un girone che fino a una settimana fa sembrava l'Everest che è sempre lassù ma ora si può conquistare. Un'Italia diversa, comunque compatta, soprattutto vincente. (CalcioNapoli1926.it)
di Roberto Dupplicato Ma non potevano giocare così all’Europeo? Magari non lo avremmo vinto, ma ci saremmo divertiti. Questo pensiero lo stiamo facendo tutti e lo starà facendo anche Luciano Spalletti, senza voler fare un processo alle intenzioni e con le scuse pronte in caso di errore. (DerbyDerbyDerby)