Oro: pericolosa una conferma sotto 2.620-2.610 dollari
Ultim'ora news 12 novembre ore 14 Brusca accelerazione ribassista per il Gold future (scadenza dicembre 2024), che ieri ha ceduto il supporto di breve a 2.650 dollari e stamattina ha compromesso anche la base in area 2.620-2.610, fornendo un primo chiaro segnale d’inversione: proprio una conferma di quest’ultimo breakout imporrà infatti un cambio di rotta al metallo prezioso, che si troverà la strada aperta verso 2.560-2.550 prima e 2.500-2.490 in seconda battuta. (Milano Finanza)
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Le banche centrali puntano a diversificare le proprie riserve alleggerendosi di dollari e incrementando la disponibilità di oro. Uno scenario che inizia a farsi strada tra gli analisti per interpretare il forte rialzo del metallo giallo (+35% da inizio anno) e che anche Kevin Thozet, membro del comitato investimenti di Carmignac conferma. (Milano Finanza)
. Il lingotto con consegna immediata cede lo 0,71% a 2.554 dollari l'oncia mentre i contratti con scadenza dicembre perdono l'1,06% a 2.559 dollari l'oncia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
. Il lingotto con consegna immediata è quotato a 2.606 dollari l'oncia, segnando un guadagno dello 0,31%. (Tiscali Notizie)
Raramente i cronisti sono stati così sprovveduti e poco convincenti come oggi nel cercare le ragioni dell'irritante aumento del prezzo dell'oro. Le solite spiegazioni sono: calo dei tassi di interesse, paura dell'inflazione e conflitti geopolitici. (Milano Finanza)
Ultim'ora news 13 novembre ore 20 (Milano Finanza)