In pensione nel 2025 al posto del 2028, ecco la soluzione che anticipa di 3 anni l’uscita
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Ci sono lavoratori che possono aver già programmato la pensione per il 2028, cioè al compimento dei 67 anni di età. I nati nel 1961 infatti compiono la giusta età pensionabile solo nel 2028 e se non hanno carriere contributive lunghe, o se non hanno una media retributiva elevata nei loro anni di carriera, probabilmente non potranno andare in pensione prima. A meno che non sfruttano una scorciatoia prevista dalla normativa in vigore quest’anno e nel 2025. (Pensioni e Fisco)
Ne parlano anche altre fonti
Ci sono delle scelte che, se sbagliate, condizionano un essere umano per tutta la vita. Scelte che possono riguardare la vita di tutti i giorni e che non fanno eccezione nemmeno quando si parla di pensioni anticipate. (InvestireOggi.it)
Pensione, mancano fino a 5 anni per andarci, ma non hai i contributi necessari? Puoi pagare i contributi per gli anni che mancano e risolvere. (Management CuE)
Considerando che non vi è certezza su cosa riserverà il futuro, con le numerose ipotesi avanzate sulla legge di Bilancio e i possibili inasprimenti dei requisiti, sfruttare alcune regole attuali per lasciare il lavoro prima potrebbe essere una valida soluzione. (InvestireOggi.it)
Questa misura offre al lavoratore la possibilità di riscattare i periodi scoperti da contribuzione previdenziale per qualsiasi motivo. (InvestireOggi.it)
Ogni strumento di pensionamento ha dei requisiti contributivi da raggiungere. Non c’è una misura previdenziale che non espone i lavoratori a questo rischio. (Pensioni e Fisco)
Ma anche se il campo si allarga a misure alternative quali sono l’Ape sociale, la quota 41 per i precoci, la quota 103 o opzione donna, la situazione non cambia. Quando è il momento di andare in pensione se tutto si riduce semplicemente alla pensione anticipata ordinaria o alla pensione di vecchiaia, è evidente che le opportunità per i lavoratori sono ridotte. (Pensioni e Fisco)