David Gilmour al Massimo. La costanza del solista oltre il mito Pink Floyd

– Se Roger Waters è stato la mente del mito, David Gilmour rimane il suono dei Pink Floyd. Lo ricordano carriere soliste che hanno visto l’uno talora perdersi mentre l’altro confermarsi, album dopo album, su livelli decisamente elevati. Non a caso Gilmour nei suoi spettacoli attinge dal proprio repertorio solista molto più di quanto non faccia l’ex sodale, che però ha dalla sua la paternità quasi totale di album firmati collettivamente come The wall o The final cut (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Set 1: “5 A. (TrueMetal.it)

Chi scrive ha assistito a una delle date di David Gilmour al Circo Massimo di Roma, anteprima del tour mondiale che lo ha riportato sul palco dopo otto anni. Quando passate le 21 le luci si sono spente, eccolo là David con la sua chitarra in braccio, pronto a disegnare universi in un viaggio fra brani immortali dei Pink Floyd e canzoni dagli album da solista. (La Ragione)

L’immensità di un artista, che si fa mito e leggenda durando un’intera vita (la nostra), si vede dalla sua “perenne contemporaneità” e dalla classe che, in continua verifica di se stessa, permane nel tempo, al passo coi tempi. (Galatina)

David Gilmour al Circo Massimo: la magia del presente e i Pink Floyd che non vanno mai via

In lontananza possiamo intravedere l’Altare della Patria. Sopra di noi, nel cielo nero e sgombro si scorgono tanti puntini luminosi. (Spaziorock)

A otto dall’ultimo tour, quando calcò anche questo stesso palcoscenico del Circo Massimo, Gilmour si è mostrato in buona forma, compatibilmente con gli anni passati, proponendo una scaletta che ha attraversato diverse tappe della saga floydiana e della sua storia solista. (Onda Rock)

Sulle tribune qualche volto noto come Sabrina Ferilli e il musicista Phil Palmer. Sarà così per sei sere: tutto sold out. (la Repubblica)