Mahmood si sfila dal concerto di Capodanno: "Solidarietà a Tony Effe"
Anche Mahmood non sarà al concerto di Capodanno al Circo Massimo per protestare contro l'esclusione di Tony Effe. Lo annuncia lo stesso cantante su Instagram: «Ho aspettato fino all'ultimo poiché speravo di leggere una notizia diversa rispetto all'esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma. Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare al Capodanno della Capitale. Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d'arte possa essere discussa e criticata, ma non deve esistere censura», ha scritto Mahmood, che era rimasto in cartellone con Mara Sattei (La Stampa)
La notizia riportata su altri media
La decisione del Comune di Roma, annunciata dal sindaco Roberto Gualtieri, ha tuttavia acceso un enorme dibattito su quanto ci si possa spingere “oltre” in nome della libertà di espressione, sulla censura e sull’uso di fondi pubblici. (Radio 105)
Non solo Mahmood, che si sfila dall’evento in segno di protesta, ma anche Emma Marrone e Lazza. Tra le voci che protestano contro la ‘censura’, c’è anche chi non si scalda: “Ma chi se ne frega…”, il commento di Morgan. (CremonaOggi)
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sta imparando nella più dolorosa e brutale delle maniere una delle leggi fondamentali di internet: se nella shitstorm non ti ci mettono in mezzo gli altri, non infilartici tu. (Rivista Studio)
Dopo Mahmood, nemmeno Mara Sattei parteciperà al Concerto di Capodanno organizzato dal Comune di Roma. La decisione è stata presa in solidarietà con l'annullamento della presenza di Tony Effe, la cui presenza era stata definita dal sindaco Roberto Gualtieri ‘divisiva'. (Fanpage.it)
E non sono pubblicato dalla casa discografica che mi ha strappato il contratto senza alcuna ragione vera. «L'hanno cancellato dal concerto di Capodanno a Roma? Beh, con me è stato fatto già molte volte: sin dal 2010 quando sono stato cancellato da Sanremo. (ilmessaggero.it)
Da Sesso e samba al Piccione. E se salta Tony Effe per il concertone di Capodanno al Circo Massimo, ecco che Povia si fa trovare pronto al possibile invito del Campidoglio: “Se mi invitassero andrei”. (Repubblica Roma)