Trump non esclude la forza per lo stretto di Panama e la Groenlandia. "Il Canada sia il 51° stato Usa"
Che il presidente eletto Donald Trump fosse refrattario al carattere diplomatico che dovrebbe invece possedere un qualunque amministratore della cosa pubblica in qualsiasi paese del mondo, lo sapevamo. Ora sappiamo che non possiede nemmeno il benché minimo freno all’eloquio da uomo di potere e se il discorso fatto durante un intervento a Mar-a-lago venisse preso seriamente dai governanti, ma anche dai cittadini, del resto del mondo, ci sarebbe di che allarmarsi. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altri media
Il mondo di “La Promessa” si fa sempre più intrigante! Le anticipazioni promettono una serie di colpi di scena che terranno i fan con il fiato sospeso. L’arrivo di Gloria, la rigida governante, minaccia di sconvolgere la vita di Jana, già alle prese con l’alta società e l’amore per Manuel. (SofiaOggi.com)
Lo ha ripetuto in diverse occasioni, fino a minacciare l'uso della "forza militare" per mettere le mani sullo strategico passaggio che collega l'Oceano Atlantico e quello Pacifico. Nella conferenza stampa di Mar-a-Lago, Trump ha falsamente affermato che il canale è adesso in mano alla Cina: "Noi lo abbiamo dato a Panama, ma ora è dei cinesi", mentre nelle settimane precedenti aveva lamentato anche il fatto che alle navi americane vengono fatte pagare "cifre esorbitanti" per attraversare il canale, in riferimento al pedaggio a cui tutte le imbarcazioni sono soggette. (Today.it)
Da 500 anni, i vessilli presentano tre corone, simbolo dell'Unione di Kalmar tra Danimarca, Norvegia e Svezia, guidata dalla Danimarca tra il 1397 e il 1523. Come? Cambiando lo stemma reale. (La Stampa)
Tra sogni di annessione di Panama, Groenlandia e Canada e l’ipotesi di rinominare il Golfo del Messico, la conferenza stampa in Florida ha decisamente lasciato il segno. E se qualcuno ha provato a minimizzare e qualcun altro, come la presidente del Messico Claudia Sheinbaum, ha ironizzato su chiamare gli Stati Uniti «America messicana», nella maggior parte dei casi le parole del tycoon non sono state prese con leggerezza. (ilmessaggero.it)
Perché Donald Trump vuole a tutti i costi la Groenlandia di Biagio Simonetta 09 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)
A pochi giorni dall’insediamento della nuova amministrazione alla Casa Bianca, il 20 gennaio, le dichiarazioni di Donald Trump sull’eventuale uso della forza per l’annessione della Groenlandia «per ragioni di sicurezza economica Usa», risvegliano l’orgoglio di Parigi e Berlino, preoccupate per la sovranità comune europea e non solo per quella nazionale. (il manifesto)