Rischio di una seconda ondata epidemica, parlano gli esperti

I membri temono una prossima quarantena, un lockdown imposto nuovamente ai cittadini motivato da una forte necessità.

Soprattutto giovani appunto, per i quali tutto è risolto come se la quarantena e il pericolo non incombesse più.

Tra aperitivi e movida generale, il rischio di una seconda ondata epidemica è una realtà assolutamente da non sottovalutare.

L’OPINIONE DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO – Il rischio di una seconda ondata di contagi, in particolare proveniente dal sud, preoccupa altamente il Comitato tecnico scientifico. (DailyNews 24)

Su altre testate

con il teologo organizzato da Cna Macerata. I link per partecipare in diretta sul sito della Cna Macerata www.mc.cna.it. (Cronache Maceratesi)

C’è un’urgenza persino più grave ed è quella etica e morale che chiama in causa la coscienza individuale di ogni cittadino. In busta paga si ritrovano pochi spiccioli come “ringraziamento” per aver rischiato la loro vita nelle trincee di una emergenza senza precedenti. (In Terris)

Mentre lo si fa, mettendo alla prova la propria memoria con il videogame, si avvia una donazione per l’ospedale di Bergamo. Lo offre DermatologicaMente. Si rivolge a 3mila pazienti e caregiver il webinar che il 12 maggio (ore 18) affronterà parlerà di asma e Covid-19. (Primaonline)

Il virus potrebbe aver perso leggermente letalità magari grazie anche a migliori protocolli di cura, ma la cosa è abbastanza limitata stando a questi grafici e quello della scorsa settimana, l'effetto maggiore è dato dalla riduzione dei contagi. (Picchio News)

E’ vero che tanta gente, in questa fase 2, non rispetta le regole minime di sicurezza? Sbaglio, o i cani si stanno avviando verso la totale parificazione dei diritti con le persone? (Corriere della Sera)

Spostare i pazienti vuol dire poter dare il via al ripristino degli ospedali alle loro funzioni originarie, ribattono Regione e Asur. Dopo ritardi su ritardi, quello di mercoledì dovrebbe essere per davvero il giorno che vedrà accogliere i primi pazienti al Covid Hospital. (Vivere Civitanova)