Bonus cancellato, nella Legge di Bilancio non ce n'è traccia: era il più amato dagli italiani | Scade a dicembre
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Addio a uno dei bonus più apprezzati dagli italiani: la nuova Legge di Bilancio l’ha tagliato fuori. Tutte le novità. I “bonus” del mondo dell’edilizia rappresentano un’opportunità per molti proprietari di immobili di sostenere interventi di ristrutturazione o miglioramento delle loro proprietà. Negli ultimi anni, una vasta gamma di bonus edilizi ha portato agevolazioni chi desiderava intervenire sulla propria abitazione o su spazi esterni. (Finance CuE)
La notizia riportata su altre testate
Inizialmente si pensava che la misura venisse ridotta sia per le prime che per le seconde case, senza distinzioni. Invece si è deciso di lasciare l’aliquota al 50% relativamente alle abitazioni principali. (Infobuild)
Si tratta di una detrazione Irpef per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili sottoposti a interventi di recupero del patrimonio edilizio, valida sia per la prima che per la seconda casa. (Friuli Oggi)
La risposta è affermativa. Tutte le detrazioni edilizie, compreso il Superbonus, rientrano nel taglio previsto dal ddl di Bilancio 2025 approvato dal Governo. (PMI.it)
A sorpresa il disegno di legge di Bilancio 2025, ora all'esame della Camera, prevede la proroga per un altro anno della detrazione dedicata all'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. L'unico sgravio che - nelle previsioni della Manovra - viene mantenuto con le stesse aliquote del 2024, senza subire tagli. (professioneArchitetto)
Allo stesso tempo i bonus edilizi per le spese sostenute dal 2025 saranno coinvolti anche dai nuovi tetti alle detrazioni per i redditi oltre i 75mila euro... Un bonus unico per le ristrutturazioni. (NT+ Fisco)
A dispetto di quanto previsto, però, le agevolazioni al 50% del bonus ristrutturazioni potrebbero essere agli sgoccioli soltanto per seconde e terze case: sulla base della Manovra approvata dal Consiglio dei ministri e attualmente al vaglio delle Camere, lo sgravio rimarrebbe infatti invariato per la prima casa anche dopo il 31 dicembre. (La Repubblica)