I metodi di guerra di Israele sono "coerenti con le caratteristiche del genocidio", lo afferma l'Onu

Una commissione delle Nazioni Unite che indaga sulla guerra a Gaza ha concluso che i metodi di guerra di Israele sono "coerenti con le caratteristiche del genocidio", compreso l'uso della fame come arma di guerra. Il Comitato speciale delle Nazioni Unite incaricato di indagare sulle pratiche israeliane ha sottolineato le "numerose vittime civili e le condizioni di pericolo per la vita intenzionalmente imposte ai palestinesi". (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Human Rights Watch ha raccolto prove che i funzionari israeliani commettono il crimine di guerra del trasferimento forzato” di civili, ha scritto l’organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani, che parla di “una grave violazione delle convenzioni di Ginevra e un crimine ai sensi dello statuto di Roma della corte penale internazionale”. (OglioPoNews)

E’ allerta massima a Brasilia, dopo che un lupo solitario ha fatto esplodere due ordigni nella piazza dei Tre poteri, dove si trovano la Corte suprema, il Parlamento e Palazzo Planalto, sede della presidenza. (Il Sole 24 ORE)

In un comunicato stampa si sottolinea come, dall'inizio della guerra, i funzionari israeliani avrebbero pubblicamente sostenuto politiche che privano i palestinesi dei mezzi necessari alla sopravvivenza: cibo, acqua e carburante. (il Giornale)

Commissione Onu su Israele: "Metodi usati a Gaza compatibili col genocidio"

Secondo il comitato ONU che indaga sul massacro di Gaza solo nel mese di febbraio le forze israeliane avevano utilizzato più di 25mila tonnellate di esplosivi, "l'equivalente di due bombe nucleari", o circa il doppio della bomba sganciata su Hiroshima. (Fanpage.it)

Non riuscivo a trovare nessun mezzo di trasporto. Quel periodo è stato il più difficile che abbia mai attraversato. (il manifesto)

La guerra di Israele a Gaza “è compatibile con le caratteristiche del genocidio“, con vittime civili di massa e condizioni di pericolo di vita imposte intenzionalmente ai palestinesi. È quanto afferma la Commissione speciale Onu che indaga sulle pratiche di Israele, in un nuovo report diffuso oggi, che copre il periodo dopo il 7 ottobre 2023 e fino a luglio 2024 ed esamina gli sviluppi nei Territori palestinesi occupati e nel Golan siriano occupato ma si concentra in particolare sull’impatto catastrofico dell’attuale guerra a Gaza sui diritti dei palestinesi. (LAPRESSE)