Auto elettriche: ecco perché sono stati inseriti i dazi
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La Cina è il primo paese produttore di auto elettriche e la posizione dominante del colosso asiatico determina una serie di reazioni e conseguenze nelle relazioni commerciali in tutto il mondo. A tenere banco, soprattutto, è la questione dei dazi, introdotti dalla Commissione Europea il 5 luglio 2024, ma in continua evoluzione. I principali mercati occidentali, rappresentati dagli Stati Uniti e dall’Europa, si stanno muovendo per proteggere le proprie industrie e arginare quella che viene ritenuta concorrenza sleale da parte di Pechino (Moveo)
Se ne è parlato anche su altri media
L'indagine anti-sovvenzioni condotta dall'Unione Europea sui veicoli elettrici cinesi è attualmente una questione cruciale per la cooperazione economica e commerciale tra Cina e Ue. Recentemente, il ministro del commercio cinese Wang Wentao ha visitato diversi paesi europei, incontrando alti funzionari di Italia, Germania, Belgio e altri paesi, nonché Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario per il Commercio. (Milano Finanza)
Perché l’Italia e l’Ue non devono sottovalutare i rischi dell’auto cinese la notizia inattesa è che anche il Canada – dopo aver alzato in modo molto consistente le tariffe – sta valutando di bandire le importazioni di componenti high-tech per automobili dalla Cina perché si prestano con grande facilità ad operazioni di spionaggio. (Start Magazine)
Il Consiglio Europeo degli ultimi due giorni avrebbe dovuto affrontare il tema dei dazi all'importazione di auto elettriche prodotte in Cina, ma alla fine la questione non è entrata tra i punti all'ordine del giorno ed è stata rinviata ai primi giorni di ottobre. (Quattroruote)
Chiamando in causa anche il Wto, cioè quell'organizzazione per il commercio mondiale che in passato ha dato raramente prova di rapidità d'azione. Si litiga. (il Giornale)
Voto che però non c'è stato. Il voto sui dazi per le auto elettriche cinesi dei Paesi membri doveva tenersi il 25 settembre secondo alcune indiscrezioni passate. (HDmotori)
Parlando degli stabilimenti cinesi, il vicepresidente Valdis Dombrovskis ha detto al Financial Times: «quanto del valore aggiunto sarà creato nell’UE? Quanto del know-how sarà nell’UE? Si tratterà solo di impianti di assemblaggio o di fabbriche di automobili? È una differenza sostanziale». (Energia Oltre)