Elezioni Usa 2024, Trump di nuovo presidente e Sangiuliano torna in tv

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Ucraina Morti sul lavoro

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca segna anche un altro ritorno, quello di Gennaro Sangiuliano, in veste di giornalista e commentatore politico. Erano almeno due mesi che l'ex ministro della Cultura non appariva in pubblico dopo lo "tsunami" del caso Maria Rosaria Boccia. In molti ricordano la sua lunga intervista al Tg1 dello scorso 4 settembre con il direttore Gian Marco Chiocchi, in cui aveva reso nota la sua verità sulla relazione con l'imprenditrice di Pompei, quando in lacrime aveva chiesto scusa per il suo comportamento alla moglie, la giornalista Federica Corsini, e al presidente del Consiglio Giorgia Meloni per le noie politiche derivate dalla vicenda. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri giornali

"Auguri di buon lavoro a Donald Trump, 47° Presidente degli Stati Uniti, in virtù di una vittoria netta, estesa anche al voto popolare. (Corriere Delle Alpi)

Di Gabriele Segre (La Stampa)

"Donald Trump ha vinto in modo netto le elezioni americane e sarà il 47 Presidente degli Stati Uniti. Ci sono tante riflessioni che il mondo politico può e deve fare su questo chiaro responso delle urne ma il primo dovere morale e civile è riconoscere il risultato con le congratulazioni al vincitore e l'onore delle armi alla sconfitta Kamala Harris. (l'Adige)

Donald Trump è tornato: ma il mondo è pronto?

– “A nome mio e del governo italiano le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald #Trump. Roma, 6 nov. (Agenzia askanews)

Così, stamattina, mentre la cartina degli Stati Uniti si colora inesorabilmente di rosso repubblicano e Donald Trump agguanta per la seconda volta la Casa Bianca, all’opposizione assistono impotenti all’ennesima sconfitta: anche se, stavolta, va bene, da lontano e senza poter dire che la colpa è da attribuire ai litigi del campo largo. (La Stampa)

La rielezione di Trump, che torna alla Casa Bianca dopo quattro anni e ha già dichiarato una “vittoria magnifica”, avrà profonde ricadute sulla politica estera degli Stati Uniti. Se il suo primo mandato si era già rivelato uno stress test per le relazioni con l’Europa, il secondo arriva in una fase storica ancora più tesa, alla luce della guerra in Ucraina e delle tensioni interne alla NATO. (ISPI)