I prezzi del petrolio salgono dopo l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele

I prezzi del petrolio salgono dopo l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele
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Di Tina Teng I prezzi del greggio hanno subito un'impennata a causa delle preoccupazioni del mercato per una potenziale grave interruzione della produzione iraniana in caso Israele decida di attaccare il Paese come rappresaglia all'attacco missilistico dell'Iran di martedì PUBBLICITÀ I prezzi del petrolio hanno subito un'impennata dopo che martedì l'Iran ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele, segnando un'altra escalation nel conflitto mediorientale. (Euronews Italiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo gli esperti, qualsiasi accenno alla prosecuzione degli aumenti della produzione potrebbe compensare le preoccupazioni relative alle interruzioni delle forniture dal Medio Oriente (Milano Finanza)

Sull'economia americana e, di riflesso, su quella globale incombono due nuove minacce: il blocco dei porti della East Coast e l'aumento del petrolio. (L'HuffPost)

Prezzo del petrolio in aumento con la crescita della tensione in Medio Oriente: il Wti con consegna a novembre è scambiato a 71,05 dollari al barile con un avanzamento dell'1,75% mentre il Brent con consegna a dicembre passa di mano a 74,71 dollari al barile con una crescita dell'1,56%. (Tiscali Notizie)

Petrolio, perché i prezzi sono in calo ai minimi da 3 anni? La svolta dell'Arabia Saudita e le mosse della Libia

Milano, 26 set. – Titoli petroliferi a picco in Borsa in scia alla frenata del prezzo del greggio, con i futures sul Wti che scivolano sotto i 68 dollari al barile, in ribasso di oltre tre punti percentuale. (Agenzia askanews)

Quotazioni del petrolio a picco sui mercati internazionali, in attesa di un aumento produttivo da parte dell'Opec+ e di rumors che parlano di un cambio di strategia dell'Arabia Saudita, che sarebbe pronta ad aumentare la produzione, abbandonando l'idea di controllare il prezzo del greggio e spingerlo verso un dato livello desiderato Addio al target dei 100 dollari Stando ad una indiscrezione del Financial Times, l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad abbandonare il suo obiettivo di prezzo "non ufficiale" di 100 dollari al barile e si preparerebbe quindi ad aumentare la produzione, rassegnandosi a gestire un periodo di prezzi più bassi. (QuiFinanza)

Il prezzo del petrolio è ancora in calo sui mercati internazionali. Il Brent perde invece lo 0,31% a 71,38 dollari. (Corriere della Sera)