Svimez: nel 2035 meno 21,3% di studenti nel Mezzogiorno, meno 26% nel Centro
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Pubblicata l’edizione 2024 del rapporto dell’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno – Svimez, per la quale l’emergenza è l’emigrazione non l’immigrazione, perché l’Italia entro 2050, perderà 4,5 milioni di abitanti e l’82% della perdita interesserà le regioni meridionali: -3,6 milioni. Non solo spopolamento, ma un progressivo “degiovanimento” che colpirà soprattutto il Mezzogiorno, che perderà 813mila under 15, quasi un terzo di quelli attuali (-32,1%), mentre gli anziani con più di 65 anni aumenteranno di 1,3 milioni (+29%). (Tecnica della Scuola)
La notizia riportata su altri media
Nella prima metà del 2024, l’Italia ha raggiunto un livello di Pil che superava del 5,1% quello medio del 2019, con un divario positivo rispetto alle economie dell’area euro (+3,9%). Un risultato in aperta discontinuità rispetto alle riprese successive alla grande crisi finanziaria e alla crisi dei debiti sovrani. (ilSud24.it)
Lo ha detto il sindaco di Napoli e presidente nazionale dell'Anci, Gaetano Manfredi, commentando le parole del ministro per il Sud, Nello Musumeci, che oggi intervenendo alla presentazione del rapporto Svimez ha parlato di un Sud «dove il familismo esasperato, dove l'individualismo certo non contribuiscono ad un processo di svolta e di crescita». (ilmattino.it)
«Il rapporto Svimez 2024 racconta di un Paese che punta tutto sul PNRR per ridare slancio ad una ripresa che dopo la crisi Covid si manifesta a macchia di leopardo con un mezzogiorno che è appeso ad un filo: dopo la buona performance 2019-23 il sud rallenta inesorabilmente. (SARdies.it)
Leggi tutta la notizia Il Pil al Sud è previsto in aumento dello 0,9% nel 2024 contro lo 0,7% del resto del Paese, secondo il... (Virgilio)
Il Rapporto descrive come “decisivo” il ruolo del Pnrr. L’economia del Mezzogiorno continua a crescere ad un ritmo superiore a quello del resto del paese. (Il Fatto Quotidiano)
Nel 2024 il Mezzogiorno cresce per il secondo anno consecutivo più della media del Centro-Nord: +0,9% contro +0,7%. (Vita)