Processo telematico, la app fa flop. A Roma e Milano sistema sospeso: si torna alla carta

Partenza falsa per la app del ministero della giustizia che consente il cosiddetto «processo telematico», vale a dire il sistema che dovrebbe consentire il passaggio da cartaceo a digitale di una serie di adempimenti processuali in campo penale. Ieri i tribunali di Roma, Milano e Torino hanno sospeso l'uso della app, obbligando dunque a fare ritorno ai sistemi tradizionali di deposito dei documenti. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Insomma. Atti scomparsi nell’etere, o chissà dove. (La Stampa)

APP, Nordio: “Al lavoro sulle difficoltà, una circolare in aiuto degli uffici” “Senza le adeguate risorse finanziarie e umane, era inevitabile qualche difficoltà. Ci stiamo lavorando unitamente al Consiglio superiore della magistratura e alla Scuola superiore della magistratura”. (gnewsonline.it)

Da Napoli a Roma, da Torino a Milano tribunali e procure sospendono l'App. L’Anm aveva già lanciato l’allarme (LA NOTIZIA)

L'app non va, a Bari stop al processo telematico fino a marzo

Ma già dall’altro giorno sono cominciati i problemi e delle udienze sono state rinviate. Dal 2 gennaio, dopo una fase sperimentale, l’applicativo ministeriale per la gestione del processo penale telematico è diventato obbligatorio per il deposito di atti specifici da parte di giudici e magistrati. (il Resto del Carlino)

Lo ha fatto con un decreto firmato dal presidente Cesare de Sapia nella giornata di mercoledì 8 gennaio, che riabilita sostanzialmente il regime del cosiddetto doppio binario, "scavalcando" le disposizioni del Ministero della Giustizia entrate in vigore a inizio anno che prevedevano il deposito esclusivamente telematico di tutta la documentazione processuale da parte dei soggetti abilitati interni. (BergamoNews.it)

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