Montante contributivo accumulato al 2023 rivalutato del 3,6622 per cento

Montante contributivo accumulato al 2023 rivalutato del 3,6622 per cento
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NT+ Lavoro ECONOMIA

Con la nota 2545394/2024, l’Istat ha diffuso il tasso di capitalizzazione utile al calcolo della quota contributiva delle pensioni. Grazie al nuovo coefficiente, chi andrà in pensione dal 1° gennaio 2025 subirà una rivalutazione del montante contributivo, accumulato al 2023, di oltre il 3,6% (in aumento rispetto al 2,3% dello scorso anno). Un montante contributivo di 200.000 euro diventerà quindi 207.324,40 euro facendo registrare un aumento di 7.324,40 euro. (NT+ Lavoro)

Ne parlano anche altre fonti

Con nota prot. 2545394/2024, pubblicata sul sito del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociale, l'stat ha diffuso il valore del tasso annuo di capitalizzazione per la rivalutazione dei montanti contributivi 2024, ai fini del calcolo delle pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio 2025. (AteneoWeb)

Infatti dopo anni di stagnazione torna a crescere il montante contributivo, che consiste nel capitale che il lavoratore accumula nel corso degli anni lavorativi. (Sanità24)

Per il calcolo delle pensioni con calcolo interamente contributivo o misto, il montante di contributi versati al 31 dicembre 2023 sarà rivalutato del 3,6622%, secondo quanto comunicato in questi giorni dall’Istat. (Fiscoetasse)

Rivalutazione pensioni, ecco gli aumenti stimati per il 2025: la simulazione

L’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha reso noto, con la nota prot. 2545394/2024 pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro, il tasso di capitalizzazione relativo all’anno 2024 per la rivalutazione dei montanti contributivi ai fini del calcolo delle pensioni decorrenti dal 1° gennaio 2025. (PMI.it)

Il sistema pensionistico italiano è nuovamente al centro dell’attenzione, con una serie di modifiche economiche che mirano ad adattare le pensioni alle esigenze attuali. Ecco cosa aspettarsi dal panorama pensionistico del 2024. (InvestireOggi.it)

Per i pensionati si tratta di una buona notizia dal momento che il sistema sarà più generoso rispetto a quello rimasto in vigore negli ultimi due anni. (Today.it)