Manovra, lite sul canone Rai. FI attacca la Lega: “Ritiri il taglio a 70 euro”. Caos in Senato
ROMA – Un nuovo chiarimento. In Consiglio dei ministri. Giorgia Meloni è chiamata al bis per mettere d'accordo gli alleati che ancora litigano sulla manovra. Il vertice domenicale a casa della premier non ha chiuso le distanze tra Forza Italia e Lega: l'accordo sulle modifiche alla legge di bilancio ancora non c'è. Alla prima prova dei fatti, l'intesa sbandierata ieri al termine della riunione co… (la Repubblica)
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A dirlo è, a margine dei lavori della commissione Bilancio del Senato, il senatore Dario Damiani, capogruppo di Forza Italia in commissione e uno dei relatori al Dl fiscale. «Ieri è emerso chiaramente dal vertice» di maggioranza che il tema del canone Rai «è un tema divisivo, quindi è stato chiesto che i temi divisivi vengano accantonati e messi da parte». (La Stampa)
Nel governo Meloni si continua a litigare sugli emendamenti alla manovra 2025. A spaccare la maggioranza di centrodestra è il canone Rai, con Forza Italia che chiede alla Lega di ritirare l’emendamento per la proroga della riduzione a 70 euro. (Virgilio Notizie)
Roma — Divisivo, per Forza Italia. Doveroso nell’idea dei leghisti. Il canone Rai spacca la maggioranza. Svela i buchi dell’accordo sulla manovra tra la premier Giorgia Meloni e i due vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini. (la Repubblica)
Il vertice domenicale tra Giorgia Meloni e gli alleati non è bastato per appianare le divergenze di vedute su riduzione del canone Rai, payback sanitario e altre richieste di modifica firmate da singoli partiti e non condivise dagli altri. (Il Fatto Quotidiano)
Braccio di ferro soprattutto tra Lega e FI sull’importo del contributo per il servizio pubblico Il braccio di ferro è tutto interno alla maggioranza, con la Lega che ne chiede la riduzione, anche magari più contenuta dei 20 euro di un anno fa, incontrando resistenze in Forza Italia. (Primaonline)
Il canone Rai – nodo ancora da sciogliere che oppone Lega e Forza Italia – per il momento “è stato accantonato per ulteriori verifiche, lo trattiamo per ultimo, vediamo in serata”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a margine dei lavori. (Primaonline)