Eurostat agevola il governo Meloni: la spesa del Superbonus sarà distribuita nel tempo riducendo il deficit

Con il parere definitivo sul Superbonus 110%, Eurostat ha dato una mano al governo Meloni Eurostat ha permesso al governo Meloni di distribuire la spesa del Superbonus edilizio sui conti pubblici in modo da ridurre il rischio di un deficit eccessivo. Il parere di Eurostat, atteso da mesi, chiarisce come contabilizzare nei bilanci statali la spesa legata ai crediti d’imposta del Superbonus. Eurostat ha stabilito che i crediti d’imposta fino al 2023 sono “pagabili” e vanno contabilizzati subito, mentre quelli dal 2024 in avanti sono “non pagabili” e verranno spalmati negli anni. (AltaRimini)

Se ne è parlato anche su altri media

Il panorama degli incentivi fiscali per la riqualificazione edilizia è in continua evoluzione, e il Superbonus non fa eccezione. Dalla riduzione delle aliquote alla ridefinizione dei criteri di accesso, passando per le nuove tipologie di interventi ammissibili, analizziamo le principali novità, le limitazioni introdotte e le opportunità ancora disponibili, offrendo una panoramica essenziale per chi intende usufruire dell’incentivo. (PgCasa)

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2024 La recente riforma del Superbonus, convertita in legge a maggio, ha introdotto importanti novità nella gestione dei crediti d’imposta, con impatti significativi sui conti pubblici italiani. (Edilizia.com)

Secondo Eurostat il Superbonus sarà contabilizzato nei conti pubblici come credito di imposta non pagabile nel 2024. Ad esempio nel caso in cui i crediti sono sicuramente compensati vanno inseriti nell’anno in cui vengono pagati. (Economy Magazine)

Superbonus, crediti 2024 non pagabili: l’analisi Eurostat

Così, non avranno effetto su quelli futuri. Le spese dal 2024 in poi potranno invece essere smaltite in modo graduale nei successivi anni. (Fanpage.it)

Il peso dei bonus maturati tra il 2020 e il 2023 continuerà a gravare sul deficit degli anni passati, così come previsto. Per quelli maturati dopo l'adozione dell'ultima riforma, che di fatto ha bloccato sconto in fattura e cessione del credito, i due meccanismi che avevano alimentato l'uso dell'agevolazione e il costo per le casse dello stato, il peso ricadrà sull'anno in cui il credito sarà utilizzato dai beneficiari, quindi spalmato sul futuro. (L'HuffPost)

Il motivo? Il parere espresso da Eurostat, che lo considera di fatto “non pagabile”. Uno dei temi più discussi nell’ambito della politica italiana negli ultimi anni è il Superbonus. (QuiFinanza)