Incidente al deposito carburanti a Calenzano, attivato un conto corrente di solidarietà
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Incidente al deposito carburanti a Calenzano, attivato un conto corrente di solidarietà L'annuncio del sindaco Carovani 1 Visualizzazioni Il Comune di Calenzano ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime dell’incidente al deposito carburanti Eni di via Erbosa. L’iban del conto, presso Unicredit spa, tesoriere del Comune, è IT43Y0200838103000107278108. Lo ha annunciato questa mattina il sindaco Giuseppe Carovani, partecipando all’omaggio alle vittime davanti ai cancelli del deposito, insieme alle Istituzioni regionali e a rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale. (055firenze)
La notizia riportata su altre testate
La manifestazione a Calenzano (Foto Germogli)Missing Credit A scendere in piazza Cgil, Cisl e Uil, che per oggi hanno indetto uno sciopero a livello provinciale, oltre a istituzioni, parenti e amici dei 5 lavoratori deceduti e molti cittadini della Piana Fiorentina. (LA NAZIONE)
Una fuoriuscita di carburante nella parte anteriore della pensilina di carico “in qualche modo dovuta alla chiara inosservanza delle rigide procedure previste“, e “le conseguenze di tale scellerata condotta non potevano non essere note o valutate dal personale che operava in loco”. (Il Fatto Quotidiano)
Il minuto di silenzio in piazza a Calenzano alla manifestazione di Cgil, Cisl e UIL dopo la tragedia. (Corriere TV)
Al grido di «Basta morti sul lavoro» oltre un migliaio di persone, con bandiere e striscioni, si sono radunate in piazza Vittorio Veneto sotto la sede del Comune di Calenzano vestito a lutto per la manifestazione e lo sciopero generale provinciale delle ultime quattro ore del turno indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. (Corriere della Sera)
Tra i presenti anche la sindaca di Firenze Sara Funaro e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Di fronte alla sede del Comune di Calenzano, nel giorno dello sciopero indetto da Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil Firenze, il dolore si è unito al grido di chi non vuole più accettare il rischio di non tornare più a casa. (La Repubblica Firenze.it)
Il deposito Eni di Calenzano è stato messo sotto sequestro dalla procura di Prato nell’ambito dell’inchiesta aperta in seguito alla violenta esplosione che il 9 dicembre ha squassato l’impianto uccidendo cinque persone. (Open)