Rissa in stazione a Pordenone, subito la stretta: polizia in via Mazzini, presidio fisso nei weekend
Subito un presidio fisso in via Mazzini nei fine settimana. A partire già dal prossimo. E non si tratta di un copia-incolla dei provvedimenti presi negli ultimi 12 mesi lungo la stessa strada. Questa volta si tratta di una postazione permanente di controllo della polizia locale. Una “squadra” fissa in via Mazzini è la prima risposta del Comune alla maxi-rissa che sabato sera ha tenuto in scacco la stazione ferroviaria (ilgazzettino.it)
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ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO Sabato scorso una maxi-rissa ha paralizzato la stazione ferroviaria di Pordenone e le strade vicine, coinvolgendo una ventina di giovani, in gran parte minorenni e appartenenti alla cosiddetta seconda generazione, figli di immigrati. (tviweb)
Da Pordenone ad Ancona, da Parma a Palermo. A volte scoppiano da contrasti tra ragazzi che degenerano, oppure sono veri e propri confronti, con tanto di appuntamenti lanciati sui social, in cui si fronteggiamo gang rivali. (Corriere della Sera)
Lo scorso anno, rispetto al 2022, sono aumentate le segnalazioni di minori per rapina (7,69%), violenza sessuale (8,25%) e per lesioni dolose (1,96%). (Il Messaggero Veneto)
Un presidio fisso della polizia locale fin da subito nella zona della stazione durante i weekend. Lo ha deciso l’amministrazione comunale di Pordenone, in risposta alle liti tra minorenni di cui è stata teatro sabato l’area di via Mazzini (Il Friuli)
Nella quasi totalità dei casi di origine straniera, figli di immigrati e appartenenti alla cosiddetta seconda generazione. Non solo per farsi un giro, evidentemente, perché a pochi passi dalla stazione ferroviaria si è consumato lo “sgarbo” che ha acceso la miccia della maxi-rissa in grado di mandare in tilt lo scalo pordenonese e le strade limitrofe. (ilgazzettino.it)
«I fatti di Pordenone indicano che la misura è colma - ha detto Rojc- . La maxi-rissa di sabato pomeriggio tra la banchina e i binari della stazione di Pordenone finisce al Viminale, sul tavolo del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. (ilgazzettino.it)