E' morto Sandro Petrone, addio allo storico conduttore del Tg2
A quanto si apprende il noto giornalista si è spento a causa di una grave malattia che tre anni fa lo aveva costretto ad andare in pensione.
Le informazioni servono alle persone per vivere, per avere una rappresentazione corretta del mondo in cui devono muoversi.
Negli ultimi tempi Petrone si era dedicato così a fare il musicista, una delle sue più grandi passioni.
E' morto Sandro Petrone, storico conduttore del Tg2.
Lutto nel mondo della tv. (Today)
Ne parlano anche altri media
Sistemati nelle diverse sale, in contatto visivo uno con l’altro, suoniamo in diretta. "La giornata di registrazioni è già terminata quando decidiamo di provare Solo fumo, nel tramonto di una Bari ancora tiepida a fine ottobre. (La Repubblica)
Continua a leggere dopo la foto. . . . . . . È stato un giornalista indimenticabile, che resterà per sempre una leggenda della televisione italiana. Sandro Petrone amava il giornalismo e la musica e, per tutta la vita, ha portato avanti le sue passioni. (Caffeina Magazine)
Morto il giornalista Sandro Petrone, volto della Rai come inviato di riferimento durante la guerra del Golfo e nel conflitto nei Balcani alla fine degli anni Novanta, oltre a essere stato un anchorman di riferimento del Tg2, per molti anni alla conduzione dell'edizione delle 13 del telegiornale. (Tv Fanpage)
Come inviato è stato il primo italiano a trasmettere dal Kuwait liberato, dalla ex Jugoslavia, dal Kosovo, dall'Iraq. «Addio a Sandro Petrone, una vita trascorsa al Tg2 Rai prima come inviato nei teatri di guerra internazionali poi capo della redazione esteri. (Quotidiano di Puglia)
Sandro Petrone ricordato dai giornalisti Rai. Sandro Petrone è stato ricordato anche dall’Unione sindacale giornalisti Rai, che di lui ha detto che era una persona seria e su cui poter contare. Petrone era stato nel Medioriente e anche nei Balcani, e dal 1997 era conduttore dell’edizione delle 13 del Tg2 (IlTarantino)
Venivo mandato a Taranto a giugno e “ritirato” a settembre, insomma, prendevo il meglio di questa città, che ho sempre ritenuto costruttiva. La Rai piange un altro cronista di razza, dopo la scomparsa di Franco Lauro. (La ringhiera)