Bruno Vespa (indignato) lancia frecciata alla Rai: "Non una parola sui 30 anni di Porta a Porta". Cosa è successo

Bruno Vespa (indignato) lancia frecciata alla Rai: "Non una parola sui 30 anni di Porta a Porta". Cosa è successo Tanti gli eventi volti a celebrare i 70 anni della TV pubblica, ma il giornalista non ha preso bene il trattamento riservato al suo programma: cosa ha detto Rosanna Ilaria Donato Web Content Editor Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate. (Libero Magazine)

Ne parlano anche altri media

Un post di poche righe su X per esprime tutto il disappunto e l'amarezza di chi, dopo sessant'anni di lavoro per la stessa azienda (la metà dei quali come conduttore di Porta a porta) non vede riconosciuto il proprio valore e il proprio ruolo. (il Giornale)

Si è alzato e ne ne è andato senza pensarci su due volte. Erma evidentemente molto irritato Bruno Vespa, giornalista, conduttore e scrittore che non ha preso bene l’assenza del suo programma storico - che ancora conduce - ovvero "Porta a Porta" tra quelli ricordati in occasione delle celebrazioni per i 100 anni della radio e dei 70 della televisione. (AreaNapoli.it)

Impossibile dimenticare le scene madri de “Il segno del comando”, lo sceneggiato in assoluto più avvincente della Rai: a fine ottobre in libreria con una nuova, libera trasposizione firmata da Loredana Lipperini ed edita da RaiLibri che progetta un’apposita collana sulle mitiche serie ’60-’70. (Il Giornale d'Italia)

Il giornalista abruzzese ha raccontato di aver lasciato il Palazzo dei Congressi addirittura indignato: una scelta che non si sarebbe mai aspettato vista la storia della sua trasmissione di seconda serata, Porta a Porta, e che non avrebbe trovato spazio all'interno della manifestazione. (DiLei)

Per quale motivo se n'è andato via infuriato? Perché durante questi festeggiamenti per la Rai nessuno ha mai citato il suo programma storico, Porta a porta. Un Bruno Vespa indignato e arrabbiato ha scritto nella mattinata di oggi, domenica 6 ottobre 2024, una nota stampa, per esprimere tutto il suo disappunto dopo aver partecipare nella serata di sabato alle celebrazioni dedicate a radio e televisione italiane. (La Gazzetta dello Sport)

Tutto qui? I cento anni della radio e i settanta della televisione Rai sono finiti dentro a un programma di Carlo Conti, uno dei tanti, come se si stesse celebrando il compleanno di una persona più o meno famosa. (Corriere della Sera)