Jannik Sinner brinda alle Atp Finals con l’Asti Docg

Le immagini sono andate in diretta in tutto il mondo: Jannik Sinner dopo la vittoria alle Nitto ATP Finals, sul campo di gioco mentre stappa due magnum di Asti spumante Docg. A Torino, con Sinner, ha festeggiato anche il Consorzio Asti Docg. “La scelta di abbinare il nostro territorio al mondo del tennis si sta rivelando sempre più vincente – ha detto il presidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno –, e vedere il campione altoatesino festeggiare in mondovisione con l’Asti Spumante è stato motivo di grandissimo orgoglio”. (La Nuova Provincia - Asti)

La notizia riportata su altri media

Una settimana da incorniciare, quella che Jannik Sinner ha vissuto a Torino, alle ATP Finals. Un torneo in cui il numero uno arrivava da chiaro favorito e sul campo i pronostici sono stati confermati, esprimendo, da parte sua, una superiorità ancor più schiacciante del previsto, non lasciando nemmeno le briciole ai propri avversari. (SportItalia.it)

A fare la differenza sono stati il Six Kings Slam (trionfo che gli ha assicurato 6 milioni di dollari) e le Atp Finals di Torino con un premio da 4,6 milioni di euro per il titolo conquistato da imbattuto. (Sport Mediaset)

Roma, 18 nov. Questo è un titolo molto speciale, giocare in Italia con il pubblico italiano, ci tenevo veramente tanto a fare bene. (il Dolomiti)

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La partita è stata vista su Raidue da 3 milioni e 513 mila telespettatori per uno share del 20,8 per cento, con il prologo e il seguito al match che ha attirato l’attenzione di 2 milioni e 791 mila appassionati. (La Stampa)

Se fosse un’azienda, la “Jannik Sinner spa” avrebbe già abbandonato la categoria delle Pmi, cioè delle piccole e medie imprese che fatturano fino a 50 milioni. Gli straordinari risultati sul campo, uniti all’appeal speciale di un anti-personaggio che piace tantissimo alle aziende, hanno proiettato Jannik in una nuova dimensione economica. (La Gazzetta dello Sport)

E’ l’epilogo atteso di un torneo perfetto, una vittoria dopo l’altra senza mai perdere un set. (Il Sole 24 ORE)