Chi l’ha visto?, di cosa si è parlato ieri sera: l’incredibile storia di Luciano D’Amato e la scomparsa di Riccardo Branchini
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Ancora misteri irrisolti, storie di vita e persone scomparse nella puntata di Chi l'ha visto? del 30 ottobre, in onda alle 21.20 su Rai Tre. Federica Sciarelli ha condotto gli spettatori in un viaggio attraverso i casi più interessanti del momento: tra le storie passate in rassegna, la vicenda di Luciano D'Amato, che convive con un'amnesia debilitante, e la scomparsa dell'adolscente Riccardo Branchini. (DiLei)
Se ne è parlato anche su altre testate
Luciano lavorava come cuoco in un asilo, arrivato ad un incrocio per gettare la spazzatura venne investito da un'auto sulle striscie pedonali a Roma in zona Santa Maria Le Fornaci in via Domenico Silveri. (leggo.it)
“Ho 28 anni, 29 a dicembre“; “Mi viene naturale e invece no, ne ho 67 e ne farò 68”. Inizia così il racconto a ‘Chi l’ha visto?‘ di Luciano D’Adamo: risvegliatosi dal coma dopo un incidente nel 2019, non ricorda gli ultimi 39 anni di vita. (LAPRESSE)
A 'Chi l'ha visto' su Rai 3 la storia di Luciano D'Adamo, romano, che nel 2019 è stato investito da un'auto pirata ed è rimasto in coma. Quando si è svegliato era convinto fosse il 20 marzo del 1980, quando aveva 24 anni e lavorava all'aeroporto di Fiumicino. (Corriere TV)
A "Chi l'ha visto", su Raitre, il racconto di Luciano D'Adamo, 68 anni, che nel 2019 finì in coma per un incidente stradale e al risveglio era convinto fosse il 20 marzo del 1980, quando aveva 23 anni: "Il momento peggiore quando mi sono visto allo specchio, mi sono spaventato: non ero io ma un uomo con i capelli bianchi". (la Repubblica)
A "Chi l'ha visto" su Raitre il racconto di Luciano D'Adamo che nel 2019 finì in coma per un incidente e al risveglio era convinto di avere 24 anni e che fosse il 20 marzo del 1980: "Mi sono spaventato quando mi sono visto allo specchio: non ero io". (La Stampa)
ROMA – “Non ho più ricordi dopo il 1980”. È incredibile la storia di Luciano D’Adamo che nel 2019 fu investito da un’auto a Roma all’uscita di un asilo dove lavorava come cuoco: ai tempi aveva 63 anni, ma quando si risvegliò in ospedale era convinto di averne 24 e aveva cancellato dalla sua memoria gli ultimi trentanove anni della sua vita. (Dire)