Par condicio, Agcom approva delibera senza modifiche vigilanza

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LAPRESSE INTERNO

M5S: "Hanno ridotto la Rai a una sorta di operatore telefonico pro-governo" Nessuna modifica alla bozza iniziale trasmessa alla commissione di Vigilanza. A quanto si apprende il consiglio Agcom ha approvato la delibera sulla par condicio per le tv private senza le modifiche stabilite dalla commissione di Vigilanza Rai per il servizio pubblico, tra le quali l’emendamento sulla comunicazione istituzionale del governo, contestata dall’opposizione. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altre testate

Massimo Giletti torna in Rai e non risparmia qualche frecciatina alla premier Giorgia Meloni, accusata di avere una “visione arcaica” del rapporto fra potere e televisione. Il conduttore lamenta un eccesso di controllo su “ospiti” e “temi”. (Virgilio Notizie)

Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza contraddittorio”. Di seguito, la nota integrale: “la maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. (StrettoWeb)

In queste ore proprio quando tiene banco il “caso Amadeus” che a quanto pare lascerà la Rai per approdare per nuove avventure tv al canale Nove, si parla anche dell’intreccio tra politica e televisione, in particolare la Rai, in vista delle Elezioni Europee dell’8 e del 9 giugno e non solo. (Il Fatto Quotidiano)

«La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono – si legge nel comunicato Usigrai - Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. (Corriere TV)

Con l'approvazione del regolamento per le prossime elezioni europee, chi violerà le regole già in vigore dal 1993 e dal 2000 subirà multe salate da parte dell'Agenzia". "L'Agcom ha rimandato al mittente il tentativo del governo di trasformare la televisione pubblica in un megafono della premier e dei ministri. (Today.it)

Nel senso che la Rai sarà soggetta in vista delle elezioni europee dell'8 e 9 giugno prossimi alle nuove regole messe a punto dalla commissione di Vigilanza che permettono a ministri e governo di intervenire in trasmissione al di fuori dei tempi contingentati su argomenti considerati di interesse del proprio settore di competenza per «garantire ai cittadini una puntuale informazione sulle attività istituzionali e governative». (Italia Oggi)