Stop al caldo ma gli sbalzi di temperatura portano covid e virus parainfluenzali. E per chi soffre alla schiena son dolori. Come difendersi?
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– Il gran caldo (forse) sta finendo ma gli sbalzi termici e la riapertura delle scuole faciliteranno la circolazione, oltre che del Covid, di infezioni respiratorie. In particolare di rinovirus, enterovirus e virus parainfluenzale tipicamente legati all'altalena delle temperature. Quindi prepariamoci". Lo afferma Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano e lo conferma Giorgio Sesti, presidente Simi, Società italiana di medicina interna, aggiungendo che anche l’apparato muscolo-scheletrico sarà sotto attacco soprattutto per chi ha già problemi. (IL GIORNO)
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Colpa il gran caldo che ha senza dubbio sfibrato le persone, anche perché è durato per settimane di seguito, chi ha potuto ha cercato riparo al fresco del condizionatore. Nulla di più confortante l’aria fredda che esce dalle bocchette dell’auto e che si infrange sulla camicia bagnata di sudore. (ilgazzettino.it)
Se fino a ieri avevamo un caldo torrido e la pressione arteriosa più bassa, il crollo delle temperature, in alcuni casi anche di 10 gradi, comporta una vasocostrizione e la pressione arteriosa aumenta. (Tiscali Notizie)
Questo accade nelle zone del Nord dove si è registrato un brusco calo delle temperature". Non solo Covid. (Tiscali Notizie)
La ripresa delle attività lavorative e il prossimo rientro a scuola coincidono con una situazione epidemiologia «sotto controllo», ma comunque con i nuovi positivi in leggero aumento: 15.221 i casi registrati dal 22 al 28 agosto, +11% circa rispetto ai 13.690 della settimana precedente. (leggo.it)
Gli sbalzi temici "fanno male alla salute perché il nostro organismo ha bisogno di tempo per adattarsi alle condizioni climatiche. Se fino a ieri avevamo un caldo torrido e la pressione arteriosa più bassa, il crollo delle temperature, in alcuni casi anche di 10 gradi, comporta una vasocostrizione e la pressione arteriosa aumenta. (- DottNet)
Covid, influenza e altri virus stagionali. La ripresa delle attività lavorative e il prossimo rientro a scuola coincidono con una situazione epidemiologia «sotto controllo», ma comunque con i nuovi positivi in leggero aumento: 15.221 i casi registrati dal 22 al 28 agosto, +11% circa rispetto ai 13.690 della settimana precedente. (ilmattino.it)