Cop29, domande &risposte: quanto denaro hanno offerto i Paesi ricchi? E come trovarlo?

Dalla nostra inviata a Baku1 Qual era la sfida chiave di COP29?Il Ncqg, acronimo di New Collective Quantified Goal (Nuovo obiettivo di finanza climatica): la cifra che i Paesi più sviluppati dovranno stanziare per permettere a quelli in via di sviluppo di affrontare gli effetti della crisi climatica e ridurre le proprie emissioni. 2 Qual è la cifra offerta dai Paesi ricchi? Nell’ultima bozza del testo finale si parla di 300 miliardi di dollari l’anno entro il 2035, tre volte quanto stabilito nel 2019 a Copenaghen (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

R: Pensiamo che la COP29 a Baku sia una grande opportunità per far conoscere la nostra regione. Quando si parla di cambiamenti climatici, si pensa molto all'Asia centrale e a ciò che sta accadendo in quella parte del mondo che molti non conoscono. (Il Giornale d'Italia)

Lo scorso 19 novembre si è tenuto un nuovo e riuscito evento della community Inclusive Finance, stavolta presso lo studio legale internazionale Pavia e Ansaldo, nella prestigiosa sede di Via del Lauro a Milano. (Il Giornale d'Italia)

L’Italia è stata il Paese in Europa che ha superato tutti gli altri per numero di badge concessi per accedere alla Cop29 di Baku (dove si negoziavano le sorti del pianeta quanto a cambiamento climatico e inquinamento) a dipendenti e dirigenti di imprese che fanno affari con gas e petrolio, soprattutto con quelli dell’Azerbaijan, che … (Il Fatto Quotidiano)

Cop29, approvato l'accordo: 300 miliardi di dollari ai Paesi più poveri per far fronte ai disastri climatici

A un passo dal fallimento, il presidente della conferenza Mukhtar Babayev annuncia l'approvazione del nuovo obiettivo di finanza climatica dell'Accordo di Parigi che scaccia il fantasma di un fallimento totale ma lascia scontenti i Paesi del sud del mondo. (RaiNews)

"Con una semplificazione, potremmo dire che abbiamo portato lo spirito del Piano Mattei nel dibattito della Cop29". (RaiNews)

A Baku viene approvato anche il mercato internazionale del carbonio, che permetterà agli stati di investire in progetti di decarbonizzazione all'estero. Dai 100 miliardi di dollari all'anno attuali, previsti dall'Accordo di Parigi, si arriverà gradualmente a 300 miliardi all'anno nel 2035. (ilmessaggero.it)