Caso Regeni, un testimone: “Sentivo le grida di Giulio. Ci hanno portato nel cimitero dei vivi”

Le sue parole in tribunale a Roma: "Veniva picchiato. Noi torturati con scosse elettriche" E’ in corso a Roma una nuova udienza del processo per la morte di Giulio Regeni, il ricercatore friulano, rapito, torturato e ucciso in Egitto nel 2016. “Ho sentito quando Regeni gridava e veniva picchiato, parlava italiano e un arabo ma non da madrelingua. Ho visto un ragazzo italiano di altezza media, con jeans, maglietta e felpa, forse azzurra. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altre testate

Lo ha detto l'avvocato Alessandra Ballerini, legale dei genitori di Giulio Regeni, al termine dell'udienza del processo davanti alla Prima Corte d'Assise che vede imputati i quattro 007 egiziani. (Tiscali Notizie)

Una nuova testimonianza choc nel processo a carico di quattro 007 egiziani accusati di avere sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni nel gennaio del 2016. «Mentre parlo qui con voi sono ancora terrorizzato per quello che ho vissuto» nel «cimitero dei vivi». (Il Messaggero Veneto)

“Ho sentito quando Regeni gridava e veniva picchiato, parlava italiano e un arabo ma non da madrelingua. Aveva circa 30 anni, forse poco più”, ha detto il testimone protetto ‘Delta’, in aula Occorsio. (B-Lab Live!)

Processo Giulio Regeni, Elly Schlein: "L'Egitto non è un paese sicuro"

“Ho sentito quando Giulio Regeni veniva torturato, si lamentava e parlava in arabo. Chiuso in una cabina nera un testimone, cittadino egiziano, racconta ai giudici della Corte d’assise di Roma cosa vide il 25 gennaio 2016 quando lui e Giulio Regeni furono arrestati. (Il Fatto Quotidiano)

Lo ha detto il teste 'delta', un cittadino egiziano che venne arrestato al Cairo insieme con Giulio Regeni, sentito oggi nel corso dell'udienza davanti alla Prima Corte di Assise di Roma nel processo per il sequestro e l'omicidio del ricercatore friulano che vede imputati quattro 007 egiziani. (il Fatto Nisseno)

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