Jannik Sinner, morta la zia Margith a cui aveva dedicato l'Us Open. Aveva 56 anni

Lutto per Jannik Sinner. È deceduta la zia a cui il campione altoatesino aveva dedicato un pensiero dopo la storica vittoria agli Us Open a New York. La famiglia Sinner-Rauchegger ha comunicato con un necrologio in tedesco la morte di Margith a 56 anni, sorella di mamma Siglinde. «Voglio dedicare il titolo a mia zia, non sta bene e non so quanto ancora sarà nella mia vita. Auguro a tutti la salute», aveva detto Sinner commosso durante la cerimonia di premiazione degli Us Open. (Corriere della Sera)

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Prima la mano sul cuore, poi un bacio al cielo: così Jannik Sinner ha concluso il match a Pechino contro Nicolas Jarry, dedicando la vittoria alla zia Margith, venuta a mancare pochi giorni fa. A lei aveva dedicato anche il trionfo agli US Open (Sky Sport)

La sua mano sul cuore, poi gli occhi e un bacio verso il cielo: in questo modo Jannik Sinner ha voluto dedicare alla zia scomparsa pochi giorni fa la prima vittoria al ritorno in campo sul cemento degli Atp di Pechino dopo aver trionfato agli Us Open (il Giornale)

Entrando nel dettaglio della partita, Jarry ha vinto il primo set per 6-4 in meno di 40 minuti di gioco: al servizio è stato impressionante, tanto da non aver concesso nemmeno una palla break a Sinner in tutto il set. (Liberoquotidiano.it)

Jannik Sinner lascia il campo di Pechino – dopo il successo in tre set (4-6; 6-3; 6-1) contro il cileno Jarry – con la dedica speciale e commovente a Margith, sorella della madre di Sinner Siglinde, morta a soli 56 anni dopo una brutta malattia. (Il Fatto Quotidiano)

Purtroppo la sua amatissima ed adorata zia è venuta a mancare. Non ce l’ha fatta Margith Rauchegger. Sono ore a dir poco drammatiche quelle che sta vivendo, in questo momento, Jannik Sinner. Il numero uno al mondo, infatti, ha ricevuto una drammatica notizia che ha scosso l’intero mondo del tennis. (MilanLive.it)

La mano sul cuore e un bacio verso il cielo: così Jannik Sinner ha dedicato la vittoria contro Nicolas Jarry, agli Atp di Pechino, alla zia Margith, scomparsa da pochi giorni e alla quale era legatissimo. (La Stampa)