Gino Cecchettin, la rabbia sui social: “Sono offeso, umiliata la memoria di Giulia”

– Nei giorni scorsi Gino Cecchettin non è stato presente in aula per il processo a Filippo Turetta, il 22enne che ha ucciso sua figlia Giulia non accettando la fine della loro relazione. Aveva preferito dedicarsi alle attività della Fondazione nata in suo nome, specie in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Ma le parole pronunciate ieri dai difensori di Turetta hanno spinto Gino a parlare: “Ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata – ha scritto in un post condiviso sui social – La difesa di un imputato è un diritto inviolabile, ma credo sia importante mantenersi en tro un limite che è dettato dal buon senso e dal rispetto umano”. (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera terranno la loro arringa davanti alla corte d'Assise di Venezia e per il 22enne chiederanno la pena che gli spetta con la speranza che il carcere assuma la sua funzione di rieducazione e possa permettere al giovane, accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata, di capire il disvalore del suo gesto e avere la possibilità - data sua giovane età - di riscattarsi. (ilmattino.it)

“Io ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata”. Lo scrive sui social Gino Cecchettin, papà di Giulia uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta, all’indomani dell’arringa difensiva pronunciata davanti alla corte d’Assise di Venezia. (Tiscali Notizie)

Dal rapporto strettissimo padre-figlia alla consapevolezza di Giulia di star morendo, ecco tutti i punti che i legali hanno sottolineato (Open)

Filippo Turetta, la difesa: «Ergastolo pena inumana. Non c’è stata premeditazione, insussistenza della crudeltà»

Il 3 dicembre è attesa la sentenza per Filippo Turetta, imputato per omicidio: l’11 novembre 2023 ha ucciso la ex, Giulia Cecchettin, per poi risultare irreperibile per 6 giorni, essere fermato in Germania e infine tradotto in Italia, dove ha confessato. (il Giornale)

"Ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata", sono le parole affidate a un post in relazione all'udienza di ieri, dove il legale di Turetta ha affermato che l'ergastolo sarebbe "degradante". (Sky Tg24 )

Per Gino Cecchettin è stato davvero troppo: e dopo la requisitoria della difesa di Filippo Turetta si abbandona, per la prima vera volta, a un amaro sfogo sui social in cui attacca i legali dell'imputato 23enne, a processo per il brutale omicidio di sua figlia Giulia. (Secolo d'Italia)