Messico, è scontro con gli Usa sull’elezione diretta dei giudici
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Il Paese latino, che è il primo partner commerciale degli Stati Uniti, sta approvando una riforma costituzionale che stravolgerebbe il sistema giudiziario, legandolo al consenso popolare. Scettica Washington: “Democrazia a rischio” Far eleggere i giudici direttamente dal popolo. In Italia il nostro sistema non lo prevede assolutamente, anche se l’idea ha sempre stuzzicato il centrodestra (l’ultimo, pochi anni fa, è stato il leader della Lega Matteo Salvini), ma in altre parti del mondo questa pratica è ammessa, come negli Stati Uniti, o sta per diventarlo, seppur tra mille polemiche, come in Messico (FIRSTonline)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Lunedì sera i manifestanti si sono riuniti a Città del Messico per per protestare contro la proposta di revisione del sistema giudiziario del presidente Andrés Manuel López Obrador. I manifestanti, intorno all'iconico monumento dell'Angelo dell'Indipendenza della città, hanno tenuto delle candele ed espresso le loro preoccupazioni. (Il Sole 24 ORE)
Attraverso un video trasmesso sui suoi social network, la presidente eletta del Messico, Claudia Sheinbaum, ha negato che la ratifica della maggioranza qualificata di Morena ed alleati alla Camera dei deputati le conferirà "molto potere", poiché con la riforma della magistratura - ha chiarito - non potrà più nominare personalmente i membri della Corte, come avviene attualmente. (Il Messaggero Veneto)
Nella sua rubrica, «Oriente Occidente», Federico Rampini commenta la recente crisi diplomatica tra Stati Uniti e Messico. (Corriere TV)
I giudici messicani sono sul piede di guerra e da giorni stanno mettendo in atto una serie di iniziative, tra cui lo sciopero, in segno di protesta contro il discusso progetto di riforma del sistema giudiziario voluto dal presidente Andres Manuel Lopez Obrador detto comunemente AMLO, approvato ieri dalla commissione della Camera. (Il Dubbio)