Pensioni, troppe uscite anticipate: in media a 64,2 anni, numeri da incubo. L'allerta Inps: «Così il sistema è a rischio»

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Pensioni e non solo: dal Rapporto annuale dell'Inps emergono numeri eloquenti della situazione nel nostro Paese. L''età media di accesso alla pensione in Italia, grazie alla possibilità di uscire in anticipo rispetto all'età di vecchiaia, è di 64,2 anni e questo, insieme alla generosità dei trattamenti rispetto all'ultima retribuzione, rischia di creare squilibri per il sistema previdenziale. «Le previsioni Eurostat per l'Ue relative agli andamenti demografici - si legge - fanno presagire un peggioramento del rapporto tra pensionati e contribuenti, con rischi crescenti di squilibri per i sistemi previdenziali, soprattutto per quei paesi, come l'Italia, dove la spesa previdenziale è relativamente elevata». (corriereadriatico.it)

Ne parlano anche altre testate

Il Rapporto annuale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale presentato oggi a Roma ha messo in luce diverse questioni e tendenze legate al sistema pensionistico e al mondo del lavoro in Italia (il Giornale)

L’evoluzione demografica comincia a presentare il conto: invecchiamento e denatalità mettono in allarme anche i conti dell’INPS. L’istituto di previdenza, nella presentazione del suo ultimo rapporto annuale, ha sollevato il manifestarsi di alcune criticità in particolare legate al fatto che troppo spesso si va in pensione prima dell’età prevista. (varesenews.it)

Tuttavia percepiscono solo il 44% dei redditi pensionistici, ovvero 153 miliardi di euro contro i 194 miliardi dei maschi. In Italia il sistema previdenziale penalizza le donne: secondo i dati dell'Inps aggiornati al 31 dicembre 2023, le lavoratrici a riposo sono il 52% del totale, pari a 8,4 milioni contro i 7,8 milioni di maschi. (QuiFinanza)

Lo si legge nel Rapporto annuale dell'Inps che chiarisce come il reddito medio da pensione per gli uomini sia superiore del 35% di quello delle donne. «Sebbene rappresentino la quota maggioritaria sul totale dei pensionati (il 52%), si legge, le femmine percepivano il 44% dei redditi pensionistici, ovvero 153 miliardi di euro contro i 194 miliardi dei maschi. (ilmessaggero.it)

È quanto emerge dal Rapporto annuale dell'Inps 2024, illustrato alla presenza, tra gli (Secolo d'Italia)

Che attesta che nonostante le donne incassino il 52% dei trattamenti, gli assegni degli uomini sono superiori del 35% rispetto a quelli delle donne. Denso di dati il Rapporto annuale 2023 presentato dall’Inps. (Il Sole 24 ORE)