Fisac Siena: "Solidarietà ai lavoratori Beko Europe"
SIENA. La Fisac Cgil di Siena esprime totale solidarietà ai lavoratori di Beko Europe di Siena, che ieri hanno appreso la decisione di Arçelik di chiudere lo stabilimento entro dicembre 2025. All’atteggiamento predatorio della multinazionale che ha fatto un investimento senza nessuna prospettiva industriale, ma col solo intento di acquisire quote di mercato per poi dismettere, deve corrispondere un’azione decisa del Mimit, che contrasti la decisione e che faccia valere gli interessi economici e sociali del Paese. (Fisac Cgil)
La notizia riportata su altri giornali
I turchi della Beko mettono in sequenza cifre che sono croci piantate sul terreno dell’occupazione: a Comunanza, entroterra profondo dell’ascolano, si prospetta la chiusura della fabbrica di lavatrici e lavasciuga, una partita di razionalizzazione industriale giocata sulla pelle di 320 dipendenti, soprattutto tute blu, con la spina nel fianco dell’indotto che potrebbe generare altre 2.000 vittime di quei tagli. (corriereadriatico.it)
Visionario, illuminista, irrefrenabile. In sintesi: Francesco Casoli. (corriereadriatico.it)
Così il presidente Eugenio Giani, che questo pomeriggio assieme a parlamentari, sindaci e amministratori del territorio ha incontrato i 299 lavoratori e lavoratrici della Beko di Siena (ex Whirlpool) riuniti in presidio davanti ai cancelli della fabbrica dopo che il gruppo Arcelik (proprietario di Beko) ha comunicato al tavolo del Mimit la chiusura nel giro di pochi mesi di due stabilimenti in Italia e un piano di esuberi che riguarda quasi 2mila persone. (Toscana Notizie)
Un tempo un mondo sperato, oggi una fabbrica quasi arrivata a fine corsa. Dentro quei capannoni sono nate storie d’amore, costruite famiglie e consumate vite. (Corriere Fiorentino)
“Siamo ben consapevoli che il lavoro non è solo una questione economica, ma un valore fondamentale per la dignità delle persone e per il futuro delle famiglie e dell’intera comunità. “In questo momento di grande difficoltà e di incertezza, desidero esprimere, a nome della Chiesa locale e mio personale, profonda vicinanza a tutti voi che vivete le conseguenze della decisione annunciata dalla multinazionale”, afferma. (La Nuova Riviera)
"Il piano va assolutamente ritirato. Sarebbe la fine di tutto quanto costruito da Indesit e Whirlpool" la voce unanime di impiegati ed operai. (il Resto del Carlino)