Raid Israele in Libano, Khamenei: "Uccisione dei leader non distrugge Hezbollah"

Raid Israele in Libano, Khamenei: "Uccisione dei leader non distrugge Hezbollah" 25 settembre 2024 "Alcuni elementi efficaci e preziosi di Hezbollah" sono stati uccisi "ma questa non è una perdita che ha distrutto Hezbollah", "La vittoria finale andrà a Hezbollah". Lo ha detto l'ayatollah Ali Khamenei, Guida suprema dell'Iran, in riferimento ai raid di Israele in Libano. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Quando ormai il tramonto è passato da qualche ora, il generale Rafi Milo si presenta in diretta televisiva con la kippah in testa. Annuncia quello che tutti gli israeliani già sanno, che il livello dell’emergenza interna è salito di un’altra tacca. (Corriere della Sera)

Mercoledì 14 agosto la Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, in un discorso rilanciato dal suo account ufficiale su X già Twitter, ha proclamato: “Se Dio vuole, entro i prossimi 25 anni non ci sarà più nessun regime sionista. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Masoud Pezeshkian parla di "ruolo costruttivo nell'ordine globale" del suo Iran e mostra così un volto inedito del regime di Teheran, che nasconde a fatica le debolezze e le difficoltà emerse negli sviluppi delle più recenti crisi internazionali. (L'HuffPost)

Prima l’uccisione di Haniyeh, poi i bombardamenti di Israele in Libano: perché l’Iran continua a rimanere in attesa

Lo Stato ebraico è determinato a rompere il contenimento esercitato dalla Mezzaluna sciita (in dizione occidentale), cioè il gruppo di attori statali e substatali armati e sostenuti dall'Iran. Come avevamo anticipato su QuiFinanza settimane fa, dopo la Striscia di Gaza la guerra di Israele si è allargata agli altri territori limitrofi. (QuiFinanza)

Alle spalle della progettata invasione di terra del Libano ci sono il cambiamento della situazione militare nella Striscia di Gaza e le nuove minacce dell’Iran. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“La Repubblica islamica dell’Iran difenderà la sua integrità territoriale, il suo onore, e farà pentire gli invasori terroristi della loro azione codarda”, furono le prime parole del presidente Massoud Pezeshkian, che si era insediato appena poche ore prima. (Il Fatto Quotidiano)