Vendite di fiori su, bene i crisantemi «Piacciono composizioni e giardinetti»
IVREA. È un culto al quale non si rinuncia quello dei defunti e, ormai alle spalle la lenta ripresa post Covid delle abitudini care, le visite ai cimiteri e l’omaggio ai propri morti, in vista del 2 novembre sono ripresi alla grande, proprio come un tempo. Nei cimiteri, un brulicare di persone intente a rassettare e pulire lapidi e tombe di famiglia. Il legame con questa ricorrenza che resta tra le più radicate della tradizione nazionale lo conferma Mara Cavazzana, titolare, a Settimo Vittone, nella frazione Montestrutto, del vivaio Olea Garden che, nei giorni scorsi è stato letteralmente preso d’assalto da quanti, in un bacino-clienti che si estende da Ivrea ad Aosta, si sono rivolti a lei per i fiori (La Sentinella del Canavese)
La notizia riportata su altri giornali
In particolare, per i fioristi, è un periodo di lavoro intenso, spesso pianificato settimane prima per soddisfare le richieste dei clienti che desiderano onorare i propri cari con i fiori più freschi e significativi. (Il T Quotidiano)
Il volume d'affari dei fiori, che ruota attorno alla settimana di commemorazione dei defunti, sfiora in Italia i 300 milioni di euro, con una spesa media di 30 euro a famiglia. (Casteddu Online)
Immancabili i pugliesi nei cimiteri con piante e fiori da porgere in dono ai propri defunti con 60mila crisantemi acquistati assieme a molti altri fiori e piante Made in Puglia, dai girasoli ai lisantius, dalle sterlizie ai ciclamini, ma il fiore iconico della festa dei defunti resta il crisantemo che varia per colori, dimensioni e altezza, semplice o doppio, bianco ma anche viola, porpora e giallo. (Corriere Salentino)
Nonostante il classico via vai di clienti non si sia fatto attendere nemmeno quest’anno, sia tra i banchi all’ingresso principale che in quelli posizionati lungo le entrate laterali (come quello di Lilly), così come nei negozi di fiori lungo la strada per raggiungere il cimitero, a rallentare le vendite nel week end appena trascorso è stata «la lontananza con il giorno dei Santi (venerdì 1° novembre, ndr), ma anche il fatto che ormai da alcuni anni in molti acquistano i fiori finti. (Corriere Romagna)
Non solo crisantemi dunque per il 2 novembre, ma anche girasoli, lisiantus, violaciocca, strelitzie e verde ornamentale. La novità di quest’anno è che, per la prima volta, i crisantemi risultano in crisi, nonostante risultino sempre il fiore più venduto per questa ricorrenza. (LA NAZIONE)
Di Redazione | 31 Ottobre 2024 alle 9:00 (RadioSienaTv)