Contratti di sviluppo, 497 milioni per le tecnologie green e digital
Sostenere lo sviluppo e la fabbricazione delle tecnologie critiche per le transizioni verde e digitale attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo, salvaguardando e rafforzando le rispettive catene del valore: a questo scopo sono destinati i 497,8 milioni di euro messi a disposizione delle imprese dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. I fondi, a valere sul “Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” (PN RIC) sono finalizzati alla realizzazione di Contratti di Sviluppo, il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni. (Innovation Post)
Ne parlano anche altre testate
Milioni di euro per l’automotive e filiere strategiche più green e più digitali: al via il decreto del Mimit con i nuovi fondi. (lentepubblica.it)
Imprese: 500 milioni per Contratti di sviluppo in tecnologie green e digitali Urso: “forte impulso agli investimenti”. Incentivi alle imprese attraverso i Contratti di sviluppo per promuovere la crescita sostenibile, la competitività e lo sviluppo delle tecnologie critiche, in linea con il Regolamento STEP (mimit.gov.it)
Dalle ore 12:00 del 5 febbraio fino alle ore 12:00 dell'8 aprile 2025, lo sportello per la presentazione delle domande di accesso ai Mini Contratti di Sviluppo, il nuovo strumento introdotto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy nell’ambito del DL Coesione, con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro, volto a sostenere gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria legati alle tecnologie critiche. (Ipsoa)
Il finanziamento destinato alla misura è di 500 milioni di euro, a valere sulla Missione 1, Componente 2, Investimento 7 “Supporto al sistema produttivo per la transizione ecologica, le tecnologie Net Zero e la competitività e resilienza delle filiere strategiche”, sotto-investimento 2 del PNRR, tramite il ricorso allo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo. (Dottrina Lavoro)
Sono le imprese delle regioni meno sviluppate che aderiscono ai “mini contratti di sviluppo” le cui agevolazioni mirano a sostenere con una dotazione di 300 milioni di euro gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria legati alle tecnologie critiche, nonché a salvaguardare e rafforzare le relative catene del valore. (Italia Oggi)
Si tratta del nuovo strumento introdotto nell’ambito del Decreto “Coesione”, con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro, volto a sostenere gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria legati alle tecnologie critiche. (MySolution)