BCE: le banche più sicure nel 2025 saranno italiane
Le banche italiane continuano a brillare nel contesto europeo. Se negli ultimi mesi Intesa Sanpaolo ha infatti raggiunto il primato di capitalizzazione, davanti a storici competitor come la francese BNP Paribas o lo spagnolo Banco Santander, gli istituti di credito nazionali spiccano anche nelle classifiche di solidità. Lo confermano anche i recenti giudizi emessi dalla Banca Centrale Europea sui rischi specifici (Pillar 2 Requirement) per il 2025, che hanno visto un primato tutto italiano tra le banche con minor necessità di accantonamento preventivo di capitale. (Advisoronline)
Se ne è parlato anche su altri media
A livello europeo posizionano bene anche Intesa Sanpaolo ed Unicredit, Ing, Bbva, Santander, Credit Agricole e Bnp Paribas. Le banche italiane hanno ottenuto buone valutazioni negli esami Srep 2024, acronimo che sta per Supervisory Review and Evaluation Process. (Corriere della Sera)
La qualità degli attivi bancari è elevata, ma la Vigilanza Bce invita a non abbassare la guardia. L’Eurotower invita però le banche a rimanere vigili e adattarsi «a un ambiente in continua evoluzione», caratterizzato da rischi geopolitici elevati, cambiamenti strutturali, rischi climatici e prospettive macro in peggioramento. (il Giornale)
Bene anche Ing, Bbva e Santander. Revolut in fondo alla classifica. (Milano Finanza)
La BCE ha pubblicato le proprie priorità di vigilanza per il 2025-27, che riflettono la strategia di medio termine della Vigilanza bancaria della BCE per i prossimi tre anni. (Diritto Bancario)
Secondo l’autorità di Francoforte l’istituto emiliano, fondato nel lontanissimo 1910, è risultato avanti a tutti di nuovo nella pubblicazione originata dalla normativa sui requisiti minimi patrimoniali, che punta a rafforzare la disciplina di mercato e a garantire che gli investitori e i depositanti siano informati sulla solvibilità degli istituti di credito. (il Resto del Carlino)
La Bce ha aggiornato la classifica delle banche europee più solide secondo i requisiti di capitale individuali (Pillar 2 Requirements, P2R, fissati dalla Vigilanza Bce) e gli istituti di credito italiani hanno ottenuto buone valutazioni, in termini di rischiosità. (Corriere della Sera)