«Sotto sorveglianza» di Le Pen. Su Bayrou la nube della destra
I Nove giorni dopo la caduta del governo di Michel Barnier, la nomina a primo ministro di François Bayrou non sembra aver scongiurato alcuna delle nubi della crisi politica e istituzionale che continua ad avviluppare la Francia. Con un’Assemblée Nationale spaccata in tre tra il Nuovo Fronte Popolare delle sinistre, la coalizione macronista e l’estrema destra del Rassemblement National, nessuno dei problemi che avevano afflitto il governo di Barnier – scelto da Emmanuel Macron dopo aver rifiutato la candidatura di Lucie Castets promossa dal Nfp – sembrano essere stati risolti. (il manifesto)
Ne parlano anche altri media
Bruxelles – Mentre il territorio d’oltremare francese della Mayotte cerca di rimettersi in piedi dopo il devastante ciclone Chido, a Parigi continua il lavoro del nuovo premier François Bayrou per mettere insieme la sua squadra di governo. (EuNews)
Il nuovo primo ministro François Bayrou continua a muoversi nelle nebbie, alla ricerca di una formula magica per far nascere un nuovo governo che non faccia la fine di quello del suo predecessore Michel Barnier, censurato dopo neanche tre mesi di vita. (L'HuffPost)
Quella economica e quella parlamentare. Poi, nell’approvare la legge sul bilancio, cercando di mantenerlo in equilibrio. (ilmattino.it)
Dopo dieci anni la Francia ha di nuovo un primo ministro di fede cattolica, benché molto diverso dal precedente: Jean-Marc Ayrault, cattolico progressista passato in gioventù dal radicalizzato Movimento rurale giovanile cristiano (Mrjc) al Partito socialista, è stato il primo ministro del governo che ha introdotto in Francia il matrimonio fra persone dello stesso sesso. (Tempi.it)
È stato incerto fino all’ultimo. Nel frattempo trapelavano notizie di un incontro “teso” nel quale il presidente Emmanuel Macron avrebbe proposto al leader del Mouvement Dèmocrat di essere il numero due dietro l’ex socialista (e macroniano di ferro) Roland Lescure, ricevendo un rifiuto e la proposta di nominare invece Bernard Cazeneuve. (Il Sole 24 ORE)
Emmanuel Macron, con una leggerezza quasi suicida, ha fabbricato lui stesso la corda che potrebbe impiccarlo: la dissoluzione e le sue disastrose conseguenze. Affidare il governo al suo padrino politico, François Bayrou, potrebbe rivelarsi una mossa fatale. (Secolo d'Italia)