IL VIDEO. 7 ottobre: "La voce di Israele", il docu di Claudia Conte e Kkl Italia

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Roma, 5 ott. Ad un anno dall'attacco terroristico di Hamas che ha sconvolto Israele e il mondo intero, KKL Italia (la delegazione italiana del Keren Kayemeth LeIsrael, Fondo Nazionale Ebraico per l'Ambiente) presenta "La Voce di Israele", documentario ideato e diretto dalla giornalista e scrittrice Claudia Conte che intende raccontare le storie delle vittime e degli ostaggi e sensibilizzare l'opinione pubblica sugli effetti devastanti di quella tragedia. (il Dolomiti)

Ne parlano anche altri giornali

Il giorno dopo l’assassinio del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ho incontrato una giornalista straniera in un caffè del centro di Tel Aviv. Il caffè era affollato, l’atmosfera era rilassata. «La gente si comporta come se non ci fosse una guerra in corso – mi ha detto – È solo un’apparenza o gli israeliani si sono davvero lasciati alle spalle il 7 ottobre?». (il manifesto)

– Militanti di Hamas lanciano un attacco senza precedenti contro Israele. Mentre centinaia di razzi partono da Gaza, decine di uomini armati superano il confine, entrano in basi militari e kibbutz, uccidendo circa 1.200 persone tra civili e soldati e catturandone 250. (il manifesto)

Ad un anno dall'attacco terroristico di Hamas che ha sconvolto Israele e il mondo intero, KKL Italia (la delegazione italiana del Keren Kayemeth LeIsrael, Fondo Nazionale Ebraico per l'Ambiente) presenta "La Voce di Israele", documentario ideato e diretto dalla giornalista e scrittrice Claudia Conte che intende raccontare le storie delle vittime e degli ostaggi e sensibilizzare l'opinione pubblica sugli effetti devastanti di quella tragedia. (Tiscali Notizie)

Le parole nella giungla del nuovo ordine

'L'intero Medio Oriente sta per precipitare in un conflitto generalizzato che, per il gioco delle reciproche alleanze, potrebbe portare ad un conflitto mondiale. L'intera responsabilità della situazione ricade sul governo di Netanyahu che nulla ha fatto per riportare a casa gli ostaggi detenuti da Hamas, usandoli come alibi per compiere un vero e proprio sterminio di massa che adesso sta estendendo alle altre nazioni confinanti giudicate ostili e sugli Usa che continuano a rifornire di armi Israele e danno copertura con la loro forza militare alle follie di un Netanyahu ormai fuori controllo. (La Pressa)

Ma anche e soprattutto di dove non sembriamo in grado di andare. Ci sentiamo nel giorno dell’uccisione di Hasan Nasrallah: per Israele un giorno di festa. (Fondazione Giangiacomo Feltrinelli)

Quella che è passata alla storia come la «dottrina Bush» (figlio), un quarto di secolo dopo non è solo un cumulo di macerie dall’Afghanistan alla Libia ma è soprattutto lo stato di guerra permanente che distribuisce poteri e profitti e annichilisce speranze di riscatto. (il manifesto)