Juventus bloccata in aeroporto a Birmingham

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La Juventus, giunta a Birmingham per la sfida di Champions League contro l'Aston Villa, ha vissuto una disavventura che ha ritardato l'arrivo della squadra in albergo. Il problema è sorto durante i controlli aeroportuali, quando Timothy Weah, in possesso di un passaporto francese, è stato fermato dalle autorità che hanno richiesto anche il documento americano, non presente al momento. Questo imprevisto ha causato un ritardo significativo, impedendo alla squadra di godersi la consueta passeggiata pre-partita nel suggestivo Villa Park.

Thiago Motta, allenatore della Juventus, ha dovuto affrontare una conferenza stampa posticipata di quasi un'ora rispetto all'orario previsto, a causa dei controlli prolungati. La squadra, composta da giovani giocatori, ha mostrato compattezza e determinazione nonostante le difficoltà logistiche. La stanchezza accumulata dalle recenti partite e dagli imprevisti di viaggio non sembra aver intaccato lo spirito combattivo dei bianconeri, pronti a scendere in campo con la stessa grinta dimostrata nelle precedenti sfide.

L'episodio ha messo in luce le rigide procedure di controllo aeroportuale, che, sebbene necessarie per la sicurezza, possono talvolta creare disagi significativi. La Juventus, nonostante l'inconveniente, ha mantenuto la concentrazione sull'obiettivo principale: la partita contro l'Aston Villa, cruciale per il proseguimento del cammino in Champions League. La squadra ha infine raggiunto l'albergo, pronta a prepararsi per la sfida, con l'auspicio che l'incidente non influisca sulle prestazioni in campo.

La vicenda di Weah, con il doppio passaporto, ha sollevato interrogativi sulle normative vigenti e sulla loro applicazione, evidenziando la necessità di una maggiore chiarezza e uniformità nei controlli. Tuttavia, la Juventus ha dimostrato professionalità e resilienza, affrontando l'imprevisto con serenità e determinazione.